La banda larga per tutti come servizio universale, al pari del telefono, dell’energia elettrica… un concetto molto discusso negli ultimi anni soprattutto con la nascita dei servizi di ultima generazione come il VoIP, il Video Streaming….
Anche lo scorso governo se ne era occupato e di recente anche gli attuali contendenti alla poltrona di primo ministro hanno fatto dichiarazione in merito.
Che la banda larga sia oramai indispensabile, è un concetto assodato, ma è necessario che questo strumento sia garantito a tutti.
Ecco che DigitalDivisi, un movimento a favore dello sviluppo della banda larga rilancia questo concetto.
Approfondendo l’argomento, si scopre come già adesso per legge una connessione ad internet sia un servizio universale, però c’è un grosso ma. Vediamo perchè…
Il testo di legge recita:”la trasmissione di dati nella banda vocale attraverso modem ad una velocità minima di 2.400 bit/s, in base alle raccomandazioni dell’UIT-T della serie V“.
Ecco il problema, la legge dice che sicuramente la connettività è un servizio universale, ma che la connettività minima garantita deve essere di 2.400bit/s, come dire molto meno di un 56k.
Infatti il testo di legge è del 1997 quando la banda larga era praticamente sconosciuta…
Ecco che DigitalDivisi chiede che questo testo venga riformulato specificando che il limite minimo da garantire a tutti non sia al di sotto di 1,2Mbit soglia minima secondo loro per usufruire degnamente dei servizi di ultima generazione.
Una richiesta sicuramente intelligente e sensata.
Per chi volesse approfondire la notizia è sufficiente leggere la richiesta di revisione di legge redatta da DigitalDivisi.