Quando arriva il primo giorno di scuola ti accorgi di non aver fatto i compiti. Però è tardi per rimediare. E così lasci spazio al pentimento.
Mi pento di non aver mai linkato Nova24
Mi pento di non aver mai citato Andrea Beggi
Mi pento di non aver mai ascoltato Neri in radio
Mi pento di non aver partecipato agli ultimi BarCamp, CenaCamp, DigestivoCamp e AlcolistiAnonimiCamp
Mi pento di non aver vissuto su Twitter nonostante centinaia di persone seguano il mio silenzio
Mi pento di non aver messo la mia foto su Facebook, la mia canzone su MySpace, e i miei gusti su MuxTape
Mi pento di non aver lottato con le unghie per arrampicarmi su BlogBabel
Mi pento di aver criticato BlogBabel
Mi pento di non aver mai tenuto un Tumblr
Mi pento di aver ignorato finora FriendFeed
Mi pento per aver saltato a pié pari i vari Meme, BlogDay e catene varie
Mi pento di non aver mai letto il 70% dei blog che dovrei votare per i Macchianera Blog Award
Mi pento per non aver mai aperto una start-up da promuovere in due minuti
Mi pento per non aver mai citato quel nuovo servizio dal grande futuro che stiamo già usando ben in 3 persone
Mi pento per non aver saputo gestire un buon blog tecnico-divulgativo collettivo
Mi pento di non aver aperto un concorso per blog con il mio blog tra le nomination
Mi pento per non aver segnalato casa mia su Google Maps
Mi pento per non aver segnalato le prostitute su Google Maps
Mi pento per non aver segnalato i blogger che ci sono andati. Su Google Maps, s’intenda.
Mi pento di non aver citato quei servizi che [eio mode on] se li citi poi loro ti citano e sai, citandosi c’è da goderci entrambi del fatto che se lui mi cita e io lo cito siamo entrambi citati e le citazioni si sa che al giorno d’oggi contano. Che non ci sono più le citazioni di una volta [eio mode off]
Mi pento, sì, mi pento. Mi pento amaramente. Ma ormai è tardi. I VIP sono stati scelti. Per cui mi pento di essermi pentito, e non mi pento più.
Ma visto che non si vive di solo pentimenti, se proprio volete scattare qualche foto al tappetino rosso, allora ecco il VIP da non perdere: perchè lui è vivo e non ha più paura, nemmeno ora che il suo blog è in nomination. “In bocca al blogger”, Gabriele.