Come spesso accade, prendo spunto da altri post per approfondire…
Fradefra chiede chi è che fa web analitics, io chiedo: dentro un’azienda chi se ne deve occupare?
Leggevo ieri un post di Jason Burby che evidenzia come fino a qualche anno fa era il reparto tecnologico di un’azienda a occuparsi delle statistiche.
Erano viste come qualcosa che serviva più al monitoraggio dei page error o dei problemi di server, che non come strumento di marketing.
Spesso i software avevano interfacce inusabili e dovevano essere installati da un programmatore su un server apposito.
Anche quando veniva dato accesso a qualche responsabile marketing, leggersi un log file era tutt’altro che una passeggiata!
C’è da dire che molti siti non avevano certo obiettivi chiari, misurabili, definiti.
Grazie allo sviluppo di sistemi di analytic web based, più facili da caricare (pochi pezzi di codice da installare sul sito) l’intervento dei programmatori e responsabili tecnici si è molto limitato. Inoltre, le interfacce sempre più chiare (con maggior uso di rappresentazioni grafiche, ma soprattutto con formati esportabili sui principali strumenti di office) hanno semplificato la lettura da parte dei responsabili marketing.
Se è vero che la parte più corposa dell’analisi e studio spetta al marketing non si può pensare di lasciare il reparto tecnico di un’azienda fuori dalla web analytic. Sia nelle fasi di progettazione di un sito che in quelle di refine è essenziale che ci sia condivisione degli obiettivi.
Oggi finalmente si cerca di definire da una parte tali obiettivi, dall’altra gli indicatori per misurarli. Ma su quali siano gli indicatori da valutare si apre la vera discussione…