Il tasto ESC è probabilmente uno dei più utilizzati quando il computer non risponde più ai comandi dell’utente, insieme alla famosa combinazione CTRL+ALT+CANC dei PC Windows. Questo tasto, posizionato nell’angolo superiore sinistro della tastiera, può essere anche premuto insieme a CTRL e SHIFT per visualizzare il Task Manager. Ma chi ha inventato l’ESC? Il New York Times ha scoperto quando è nato il tasto e quali erano le sue funzionalità originarie.
Il tasto ESC è stato inventato nel 1960 da Bob Bemer, un programmatore IBM che cercava un modo per lavorare con i computer di differenti produttori, ognuno dei quali utilizzava codici diversi. ESC permetteva quindi di passare da un tipo di codice all’altro. Successivamente, quando i codici divennero standard, il tasto è stato usato per fermare l’esecuzione di un programma, per cui svolgeva la funzione di interrupt.
Nel corso degli anni i sistemi operativi e le applicazioni sono diventati sempre più stabili, ma il tasto ESC non è stato eliminato. Oggi viene utilizzato principalmente come scorciatoia delle opzioni presenti nelle finestre di dialogo. In Windows equivale alle funzioni “Esci”, “Chiudi” o “Annulla”, per le quali esistono pulsanti appositi nell’interfaccia grafica. ESC è infatti l’abbreviazione di “Escape”, ovvero “scappare” in lingua inglese. Prima dell’arrivo del tasto Windows, la combinazione CTRL+ESC era usata per aprire il menu Start.
In molti giochi per PC, il tasto ESC viene utilizzato per mettere in pausa o per visualizzare il menu delle impostazioni. Sui Mac, oltre alla chiusura dei box di dialogo come in Windows, ESC viene combinato con Command e Option per interrompere (killare) le applicazioni che non rispondono più ai comandi. In futuro si prevede la scomparsa delle tastiere fisiche come periferiche di input. Le stesse funzionalità del tasto ESC verranno eseguite tramite gesture e riconoscimento vocale.