Le Commissioni sono chiamate a compiere un’importante attività legislativa, in particolare con finalità istruttorie essenziali per l’approfondimento dei provvedimenti deferiti all’approvazione dell’Assemblea, nonché a svolgere funzioni conoscitive, di indirizzo e controllo nei settori di propria competenza
Sono queste le parole con cui viene descritto il ruolo delle commissioni parlamentari permanenti. Questa descrizione, nello specifico, accompagna la Commissione Trasporti, ovvero quella deputata a passare al vaglio la proposta Carlucci. Insomma: una tavola con 44 esponenti, una formazione che rispecchia le proporzioni del parlamento e nella quale ogni posizione è ben rappresentata. Garanzia assoluta. Dobbiamo stare tranquilli, insomma.
Forse.
A ben vedere, infatti, la Commissione Trasporti sembra di per sé già orientata e prima ancora che il progetto di legge firmato Gabriella Carlucci possa arrivare su quel tavolo, è facile prevedere come non ci possa essere eccessivo ostruzionismo. Basta prendere in mano, infatti, i nomi della Commissione partendo dalle due cariche di maggior rilievo:
Vice Presidente – BARBARESCHI Luca
La sua vecchia proposta ha fatto discutere, è stata seccamente avversata dai provider ed ha fatto il paio con la proposta D’Alia nell’immaginario collettivo su quanto la politica abbia approcciato in modo inelegante il problema.
Presidente – VALDUCCI Mario
Leggo su Wikipedia che «Sino al 1995 è stato segretario amministrativo, e successivamente lascia l’incarico per divenire, per due anni, vicecoordinatore nazionale di Forza Italia assieme a Giuliano Urbani» (e non si dica che non è una pagina affidabile: la linka lo stesso Valducci dal “chi sono” sul proprio sito ufficiale). Giuliano Urbani. Cosa mi ricorda?
Rimangono altri 42 elementi, ma l’inizio non è di quelli migliori. Non è in commissione, insomma, che la proposta troverà presumibilmente ostacoli sulla propria strada.