Fingiamo che non ci siano problemi di sicurezza. Fingiamo poi che le reti wireless siano disponibili ovunque e gratis. In questo contesto, chi userebbe un servizio di mobile banking con il proprio telefonino? A quanto pare non pochi vi sarebbero interessati.
Secondo una ricerca pubblicata da Sybase 365, filiale di Sybase Inc. (NYSE:sy), leader globale nella messaggistica mobile e nella gestione e distribuzione di contenuti per la telefonia mobile, i consumatori di tutto il mondo dimostrano grande entusiasmo nei confronti dei servizi di mobile banking. Il sondaggio condotto in America, Europa e Asia-Pacifico dimostra una crescente richiesta di servizi di mobile banking da parte degli utenti, nonostante i problemi legati alla sicurezza e una scarsa informazione.
L’Europa sembra essere la regione più propensa al mobile banking, dal momento che il 61% degli utenti dimostra di essere interessato ai servizi mobili offerti dalla propria banca mentre il 40% degli intervistati in Asia Pacifico e il 37% nelle Americhe (inclusi Argentina, Brasile, Canada, Messico e Stati Uniti) vorrebbe interagire con la propria banca per mezzo di un device mobile. In tutti i paesi più di un quarto degli intervistati sarebbe disposto a cambiare banca se un altro provider gli offrisse servizi gratuiti di mobile banking.
La diffusione del servizio è maggiore in Asia-Pacifico, dove il 15,4% degli intervistati afferma di avere usato il cellulare per controllare il saldo negli ultimi tre mesi, rispetto all’8,7% nelle Americhe e al 7% in Europa, dati che dimostrano la disparità tra la domanda di servizi di mobile banking e la loro effettiva disponibilità.
Ora: l’utilità dei micropagamenti con il telefonino è un sogno assodato e strumenti come PayPal già vi stanno investendo tempo e risorse. Avere anche la propria banca sul telefonino potrebbe portare ad un qualche riscontro ulteriore? Per quanto mi riguarda non penso che venderò le mie azioni dal telefonino, seduto sul tram. Così come non vi guarderò un film, peraltro.