Romanzi e pellicole sci-fi da sempre narrano di un futuro in cui andremo via via trasformandoci in ibridi uomo-macchina. Capolavori come Blade Runner hanno immaginato un’era distopica partendo proprio da questo concept, tanto affascinante ed evocativo quanto inquietante. Un piccolo step in questa direzione potrebbe essere stato mosso da una società statunitense del Wisconsin, la Three Square Market, che offre ai suoi dipendenti la possibilità di impiantarsi sottopelle dei chip NFC.
È bene precisarlo: nulla a che vedere con i replicanti Nexus inseguiti dal cacciatore di taglie Deckard. Le componenti, prodotte dalla svedese Biohax International, serviranno a rendere pressoché immediate operazioni quotidiane come il login al computer, l’apertura delle porte o l’acquisto di uno snack ai distributori automatici. L’evoluzione dei pagamenti NFC, insomma. Da sottolineare inoltre che la partecipazione al programma è del tutto volontaria (circa 50 hanno sembrano aver già accettato) e che non per il personale dell’azienda non vi è alcun obbligo di aderire. Nell’immagine allegata di seguito è possibile vedere il chip, dalle dimensioni piuttosto contenute, che viene innestato sulla mano, tra il pollice e l’indice.
La si può definire una forma rudimentale di biohacking, che secondo qualcuno andrà man mano prendendo sempre più piede. C’è chi ipotizza in un lasso di tempo relativamente breve la completa sparizione delle carte di credito e dei passaporti, sostituiti proprio da dispositivi innestati direttamente nel corpo sotto forma di moduli RFID (Radio-frequency identification) contenenti le informazioni necessarie all’autenticazione.
In Europa un’iniziativa di questo tipo è stata messa in campo nei mesi scorsi dalla startup Epicenter, in Svezia, per offrire ai membri del suo team funzionalità del tutto simili a quelle proposte da Three Square Market.