Alla fine le invocazioni di Jean-Noel Jeanneney hanno raggiunto lo scopo desiderato: l’Europa si impegnerà presto a istituire un progetto omologo e parallelo a Google Print con lo scopo di diffondere il punto di vista “europeo” emergente dalla letteratura conservata nelle biblioteche del vecchio continente.
L’appello di Jeanneney giungeva in Febbraio ed aveva i toni ostici della sfida: il presidente della Biblioteca Nazionale di Francia non intende accettare, infatti, che un’azienda statunitense venga rivestita della responsabilità di pubblicare «l’intera conoscenza mondiale» pescando esclusivamente da fonti bibliotecarie americane. Jeanneney ha trovato ora valido appoggio nientepopodimeno che nel presidente Chirac. Il primo cittadino francese ha infatti incaricato la Biblioteca Nazionale di occuparsi della questione, sondando a livello europeo la possibilità di eventuali collaborazioni per istituire un progetto continentale che supporti la cultura autoctona.
L’incontro faccia a faccia tra Chirac e Jeanneney sarebbe già avvenuto nella giornata di Mercoledì e la comunanza di intenti sarebbe stata totale: la minaccia costituita da un’omologazione delle culture sul modello americano è cosa concreta ed occorre attivarsi per evitare che tale prospettiva intacchi linguaggi ed idee che affondano le radici nella storia e nella tradizione del nostro continente. Il ministro della Cultura Renaud Donnedieu de Vabres ha commentato la vicenda ai microfoni Reuters respingendo l’idea di una battaglia anti-Google ed affondando le motivazioni del tentativo nella semplice speranza di proporre una molteplicità di influenze.
Si conferma dunque un destino (solo destino?) che mette la Francia e il motore di ricerca Google su posizioni opposte: nelle ultime ore Google ha perso infatti l’appello nel caso legale Luteciel/Viaticum ed in precedenza, ancora in tema trademark, Google cadeva singolarmente anche contro i francesi Louis Vuitton e Le Meridien Hotels.