Presso i Linden Lab non ci si preoccupa del calo di popolarità che Second Life sta subendo e si marcia dritti per la strada intrapresa, che prevede anche il prendere decisioni largamente impopolari come quella di eliminare ogni forma di gioco d’azzardo.
È stata una decisione presa di concerto con l’FBI, che ha stabilito come il gioco d’azzardo in Secondo Life è da considerarsi fuorilegge. Sul blog ufficiale è infatti possibile leggere che «a causa di una grande varietà e conflittualità nella regolamentazione del gioco d’azzardo nei diversi paesi del mondo abbiamo scelto di bandirlo da Second Life. Poichè questa è un’area giurisprudenziale in evoluzione potremmo continuare ad aggiustare e chiarire la nostra politica in merito in base al feedback che riceviamo dalla community e dalle autorità o in base a nuove regolamentazioni, pratiche industriali e tecnologie».
È facile prevedere che la decisione non sarà vista di buon occhio da una cospicua parte della popolazione di Second Life, assidua frequentatrice dei casinò, e soprattutto da tutti coloro i quali hanno investito linden dollars nella creazione dei suddetti intrattenimenti virtuali, vere e proprie macchine da soldi come nel mondo reale. La Linden Labs fa sapere che non ci saranno rimborsi e che la nuova regolamentazione entrerà in vigore immediatamente. Per assicurarsi il rispetto dell’editto sarà assunto nuovo personale con il compito di controllare che il gioco d’azzardo sia effettivamente bandito.
Anche al di là dell’impopolarità che può scaturire dalla decisione, la mossa è sorprendente in quanto i Linden Labs si sono facilmente privati di una forte fonte di reddito. Infatti il gioco d’azzardo in Second Life costituiva un circolo virtuoso che portava soldi anche alla casa creatrice attraverso i cambi in linden dollars e attraverso l’affitto delle isole sulle quali sorgevano i casinò.