Quattro siti web spagnoli sono stati chiusi nei giorni scorsi in quanto portatori di un verbo molto pericoloso. Il dibattito, giocoforza, dovrà svilupparsi sul metodo portato avanti in quella che agli estremi potrebbe essere considerata una illegittima censura. Risulta comunque evidente come il tutto sia stato portato avanti con scopo nobile ed in virtù di una battaglia che con il passare del tempo si fa sempre più importante: quella contro l’anoressia e la bulimia.
C’è una differenza di fondo rispetto alle censure che da più parti sono state implorate contro il terrorismo. Sul web, infatti, anoressia e bulimia (a tutti gli effetti due malattie) hanno trovato il loro sistema di propagazione preferenziale grazie a persone che ne tramandano la filosofia con consigli ed esperienze dedicate espressamente ai più giovani (preminentemente di sesso femminile). Il tutto con effetti nocivi per le persone singole, le quali messe di fronte a certe informazioni, senza difese preventive, rischiano di abbracciare comportamenti errati a grave danno della propria salute, della propria psiche e della propria vita sociale. Il tutto, inoltre, in questo caso su spazi ospitati e non su siti web propri (contro cui le misure ostruzionistiche dovrebbero superare resistenze, anche legali, maggiori).
Il monito è giunto dalla Agencia de Calidad de Internet (IQUA), associazione che raccoglie vari rappresentanti nel tentativo di offrire un punto di controllo attivo e disinteressato sul mondo del web. L’agenzia monitora quindi la rete nella ricerca di fenomeni distorsivi, agendo poi al fine di porre fine al problema. Nel caso specifico la segnalazione è stata inoltrata a Microsoft, gruppo sui cui server le pagine erano ospitate (dunque presumibilmente su Windows Live Spaces).
Microsoft ha in questo caso agito direttamente, senza attendere l’intervento delle autorità, chiudendo i quattro siti in ottemperanza alla segnalazione IQUA. Trattasi del primo caso del genere su pagine ospitate da servizi pubblici gratuiti, ma nella “Porcelain Princesses” c’è un precedente che coinvolge già la Spagna. Sulle pagine additate sarebbero stati raccolti vari consigli che le più giovani potevano seguire per dimagrire in fretta, consigli tutti ovviamente di sommo pericolo e al di fuori di ogni regola medica (i disordini alimentari sono un problema sempre più importante nel mondo occidentale). Jaime Esteban, responsabile Messenger e Spaces per la divisione iberica di Microsoft, ha spiegato che l’azione censoria può essere portata avanti, secondo la policy del gruppo, quando i contenuti si identificassero come esplicitamente inopportuni.