Chrome 14, oltre alle consuete patch di sicurezza, ha introdotto altresì una nuova tecnologia chiamata Native Client che consente agli sviluppatori di realizzare applicazioni web nei linguaggi C e C++. Per adesso l’utilizzo è limitato al Chrome Web Store, ma Google potrebbe estenderla in futuro anche al semplice browser.
Native Client nasce, in particolare, come alternativa ai classici linguaggi HTML, CSS e JavaScript utilizzati finora per lo sviluppo di applicazioni web. L’obiettivo dell’azienda di Mountain View è incrementare la velocità di esecuzione delle app, riutilizzando le numerose librerie matematiche, grafiche e audio già disponibili in C e C++. Rispetto a JavaScript, ad esempio, Native Client offrirebbe prestazioni fino a 100 volte superiori.
L’esecuzione del codice avviene in modo sicuro all’interno di una doppia sandbox progettata per proteggere le risorse di sistema. Le applicazioni web quindi garantiscono la massima sicurezza, senza richiedere l’installazione di plugin, spesso utilizzati per attaccare il PC degli utenti. Si tratta inoltre di un progetto open source e dunque implementabile liberamente anche in Internet Explorer, Firefox o qualsivoglia browser rivale.
Native Client permette una semplice e veloce transizione dalle applicazioni desktop a quelle web, ma resta da valutare l’accoglienza da parte degli sviluppatori. HTML e JavaScript, infatti, sono compatibili con tutti i browser, mentre al momento Native Client è supportato solo da Chrome.