Nella giornata di venerdì Google ha rilasciato, un po’ a sorpresa, la versione 2 del suo browser Chrome, puntando l’attenzione su alcune novità introdotte che, sebbene presentate come rivoluzionarie in un video ufficiale (visibile in streaming a fondo post), ai più hanno fatto storcere il naso.
Il supporto alla modalità full screen, la possibilità di ricordare i dati inseriti nei moduli di invio informazioni e quella che permette di eliminare alcuni siti dall’elenco dei più visitati.
Queste le nuove “feature” che Chrome 2 ha introdotto, comunque già da tempo implementate dai suoi concorrenti.
Aggiornamenti che da soli difficilmente giustificherebbero il salto da una versione all’altra, soprattutto da parte di un’azienda che ha sempre posto estrema cura nei processi di miglioramento dei propri prodotti.
È quindi possibile parlare di una scelta frettolosa, magari dettata da esigenze di marketing non meglio specificate? Oppure si tratta effettivamente di un passo tanto importante nello sviluppo di Chrome da valere il rilascio di una major release?
Non va comunque dimenticato che Google ha lavorato parecchio anche per incrementare la sicurezza dei navigatori, attraverso la messa a punto di un nuovo sistema di protezione contro gli attacchi cross-site e sulla velocità di rendering delle pagine, introducendo nuove versioni del Webkit e del V8 Javascript Engine.
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