Google ha dato il via nelle ore scorse alla distribuzione dell’aggiornamento che porta il browser Chrome alla versione 47 (più precisamente 47.0.2526.73 m) su computer equipaggiati con sistema operativo Windows, OS X e Linux. Il download è come sempre del tutto automatico per chi ha già installato il software e l’update viene applicato al primo riavvio. La novità principale non riguarda l’aggiunta di una funzionalità, bensì la scomparsa del Centro Notifiche già anticipata nel mese di ottobre.
Per la seconda volta, con il rilascio di una nuova release, Chrome perde una caratteristica: la 46 rilasciata a metà ottobre ha rimosso il supporto all’esecuzione del comando vocale “Ok Google” dalle piattaforme desktop, rendendolo di fatto nuovamente un’esclusiva dei dispositivi mobile. In questo caso il changelog parla di un totale di 41 fix indirizzati a risolvere problemi legati alla sicurezza, ma con tutta probabilità si tratta di modifiche al codice del browser (la maggior parte indirizzate a AddressSanitizer e MemorySanitizer) delle quali gli utenti nemmeno si accorgeranno durante la navigazione sul Web.
Risulta più interessante, invece, analizzare le novità introdotte da bigG con la distribuzione di Chrome 47 per smartphone e tablet Android: come già visto durante la fase beta, è stato aggiunto lo splash screen personalizzabile da parte degli sviluppatori per le Web app che si lanciano dalla schermata principale e le notifiche possono essere archiviate direttamente da desktop. La prima delle due caratteristiche, in particolare, mira a rendere sempre più sottile il divario che separa le applicazioni tradizionali da quelle Web, una strada già intrapresa da tempo dal gruppo di Mountain View: non a caso la nuova Arts & Culture pubblicata ieri da Google e dedicata al Cultural Institute ha proprio questa natura.