Chrome, il browser made in Google, prosegue nel suo cammino di crescita. A farne le spese è soprattutto Internet Explorer, che vede il proprio market share ridursi dal 56% al 54% in un solo mese (da agosto a settembre 2011). Salgono nello stesso periodo anche Firefox, dal 19% al 20% e Safari, dall’8% al 9%, stando ai dati raccolti dall’istituto di ricerca Chitika.
È però analizzando un lasso di tempo più ampio che risulta possibile comprendere la reale evoluzione in atto nell’ambito browser. Nell’ultimo anno Firefox ha perso quattro punti percentuali, passando dal 24% al 20%, mentre Chrome è passato dal 9% del 2010 al 16% attuale, quasi raddoppiando il proprio bacino di utenti. Hanno certamente contribuito ad innescare questa tendenza il continuo impegno profuso dal team di Google al lavoro sul browser e una massiccia campagna di marketing in supporto al software.
L’avvento delle specifiche HTML5, lo spostamento di parte del traffico Web dalle tradizionali piattaforme desktop e portatili ai dispositivi mobile e la nascita di nuovi servizi come quelli basati sulle tecnologie cloud stanno certamente giocando un ruolo importante nel processo di cambiamento dei programmi dedicati alla navigazione. Per il futuro gli analisti prevedono una stabilizzazione nella percentuale occupata da Internet Explorer, grazie al prossimo esordio del sistema operativo Windows 8 e di IE 10. Chiude l’attuale classifica Opera, che oggi viene installato e utilizzato soltanto dall’1% degli utenti.