Se le indiscrezioni diffuse oggi dal Wall Street Journal dovessero rivelarsi veritiere, entro due anni si potrebbe assistere alla sparizione di Chrome OS come piattaforma per computer. Il sistema operativo verrebbe fuso con Android, dando vita così ad una piattaforma unica, su cui Google potrebbe puntare sia per i dispositivi mobile che per soluzioni laptop o desktop. Utilizzare il condizionale è d’obbligo, almeno per il momento, come testimoniano alcuni commenti giunti in queste ore proprio dal gruppo di Mountain View.
Hiroshi Lockheimer è intervenuto su Twitter con il messaggio allegato di seguito, confermando che l’azienda californiana resta impegnata sullo sviluppo e sul perfezionamento del software attualmente equipaggiato sulla linea Chromebook. Il suo è da ritenersi un punto di vista decisamente autorevole: si tratta infatti del SVP delle divisioni Android, Chrome OS e Chromecast. Se l’intervento sia solamente un modo per deviare l’attenzione da un progetto trapelato in anticipo rispetto a quanto previsto, sarà solamente il tempo a stabilirlo. In ogni caso, questo è il post in forma tradotta.
C’è un forte slancio per quanto i Chromebook e siamo molto impegnati su Chrome OS. Ne ho appena acquistati due ai miei figli per i compiti!
There’s a ton of momentum for Chromebooks and we are very committed to Chrome OS. I just bought two for my kids for schoolwork!
— Hiroshi Lockheimer (@lockheimer) October 30, 2015
Le ipotesi di una convergenza tra i due sistemi è tutt’altro fantasiosa, soprattutto se si pensa ad alcune iniziative messe in campo da bigG di recente. Su tutte, la presentazione del Pixel C sembra far intendere il desiderio di puntare su Android come piattaforma destinata non solo a smartphone e tablet, ma anche ai dispositivi per la produttività, in questo caso un notebook convertibile che può essere utilizzato comodamente per l’editing dei documenti e per la gestione delle app professionali. Le tempistiche sulla possibile fusione parlano del 2017, con un annuncio già nel corso del prossimo anno, forse in occasione dell’evento I/O 2016 dedicato agli sviluppatori.