Chrome OS è un sistema operativo che nasce da un browser (Chrome, appunto), con l’obiettivo di assottigliare sempre più il divario che separa le piattaforme desktop dai servizi online, in particolare quelli che sfruttano le enormi potenzialità del cloud. Una piattaforma che, ad esempio, solleva l’utente dall’obbligo di disporre in locale di una notevole potenza di calcolo o di un enorme quantitativo di storage, poiché l’elaborazione viene effettuata su server remoto, così come il salvataggio dei file.
Già oggi Chrome OS è compatibile, oltre che con numerosi laptop e con i computer desktop della linea Chromebook, anche con alcuni dispositivi ibridi 2-in-1. Presto potrebbe arrivare anche il supporto ufficiale ai tablet. A svelarlo sono alcuni passaggi rinvenuti all’interno del codice del progetto Chromium: si fa riferimento a un dispositivo identificato con il nome in codice Scarlet, del tutto sprovvisto di tastiera o comunque che potrà essere utilizzato esclusivamente interagendo con il display touchscreen. Al momento non è dato a sapere quale sarà l’azienda a produrlo e commercializzarlo. L’unico dettaglio certo è la presenza del processore Rockchip RK3399, lo stesso integrato nel Samsung Chromebook Plus.
L’evoluzione di Chrome OS, dopotutto, va proprio in questa direzione. Più volte si è parlato di una possibile fusione o convergenza con l’ecosistema Android, ma Google è intervenuta ogni volta per smentire l’ipotesi. Nel corso degli anni la piattaforma ha introdotto il supporto all’utilizzo dei display touchscreen e, soprattutto, la possibilità di scaricare le applicazioni mobile direttamente da Play Store. La compatibilità del sistema operativo con i tablet non dovrebbe dunque stupire più di tanto. Un possibile annuncio ufficiale potrebbe arrivare in occasione dell’evento I/O 2017, che quest’anno andrà in scena dal 17 al 19 maggio presso lo Shoreline Amphitheatre di Mountain View, in California.