Security Essentials scambia Chrome per un virus

Google Chrome è stato erroneamente scambiato per un malware da Security Essentials di Microsoft. A breve un aggiornamento per la soluzione del problema.
Security Essentials scambia Chrome per un virus
Google Chrome è stato erroneamente scambiato per un malware da Security Essentials di Microsoft. A breve un aggiornamento per la soluzione del problema.

Da browser acclamato in tutto il mondo a virus rimosso per la sicurezza degli utenti: è questo lo strano destino che è toccato a Chrome, il software per la navigazione in Rete di casa Google che continua la propria ascesa nella classifica dei browser. Ad attaccargli l’etichetta di potenziale minaccia è stato Security Essentials, strumento per la protezione realizzato da Microsoft e destinato agli utenti Windows.

Effettuando una scansione con tale tool, infatti, in numerosi casi è stata segnalata la presenza del malware PWS:Win32/Zbot, la cui rimozione ha causato la cancellazione dell’eseguibile di Google Chrome, chiaramente inutilizzabile in seguito a tale operazione. Immediatamente allertata dell’accaduto, Google ha provveduto a pubblicare un articolo sul proprio blog ufficiale, promettendo una nuova release entro breve tempo atta a risolvere tale problema e suggerendo una soluzione momentanea per poter utilizzare Chrome in piena libertà.

Il primo step da seguire riguarda l’aggiornamento del database di Security Essentials: avviando l’applicazione (ad esempio effettuando la ricerca della stessa mediante l’apposito box presente nel menù principale di Windows) è sufficiente spostarsi sulla scheda “Update” e cliccare l’apposito pulsante di colore grigio per dare il “La” al download delle ultime informazioni disponibili sulle minacce software. Terminato l’aggiornamento è necessario disinstallare Chrome e provvedere ad una nuova installazione scaricando i pacchetti ufficiali mediante il sito web google.com/chrome.

Google ha comunque promesso un apposito update del browser che permetterà di risolvere il problema in questione nel corso delle prossime ore, fornendo di fatto una soluzione ufficiale ad un imprevisto che ha provocato la rimozione impropria dell’applicazione dai computer di migliaia di utenti sparsi in tutto il mondo.

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