Chi desidera acquistare un dispositivo della gamma Chromecast di Google, oppure una Apple TV, da oggi in poi non potrà più rivolgersi ad Amazon. Il gruppo di Jeff Bezos lo ha annunciato all’inizio del mese scorso e, nel fine settimana, effettivamente i prodotti sono scomparsi dalla piattaforma di e-commerce, in tutti i paesi. In via ufficiale, la decisione è stata presa poiché i device non offrono la compatibilità con il servizio Prime Video.
Il gruppo rinuncia così ad una parte consistente di profitti e potenzialmente anche di clientela, ma favorisce al tempo stesso la diffusione di prodotti propri come il Fire Stick TV, pensato per favorire la fruizione dei contenuti multimediali in ambito domestico, sui televisori, attraverso la connessione ad un tradizionale slot HDMI. Altri set-top box, come quelli commercializzati da Roku, continueranno invece ad essere acquistabili sulle pagine di Amazon. Questa la motivazione fornita dall’azienda nei primi giorni di ottobre, quando è stata svelata l’intenzione di rimuovere i prodotti dal listino, con una lettera inviata ai rivenditori.
Nel corso degli ultimi tre anni, Prime Video è diventato una parte importante dell’offerta Prime. È essenziale che i lettori di contenuti multimediali in streaming che vendiamo siano in grado di interagire con Prime Video così da non creare confusione nei clienti.
Amazon non è più da lungo tempo esclusivamente una piattaforma di e-commerce: nel corso degli anni il suo raggio d’azione si è notevolmente ampliato, arrivando alla produzione di dispositivi come smartphone e tablet, oltre ovviamente agli eBook reader che hanno consentito alla linea Kindle di conquistare la fetta più grande del mercato. Tutto questo senza contare la realizzazione di contenuti multimediali come film e serie TV, l’offerta di servizi dedicati allo streaming e ad altri ambiti come la fotografia. In particolare, a questo proposito si segnala il recente lancio di Prime Foto.