È passato quasi un anno dalla presentazione di Chromecast. Eletto dalla redazione del TIME “miglior gadget tecnologico del 2013”, il dongle HDMI di Google ha suscitato fin da subito un forte interesse, sia per il prezzo basso proposto al lancio (35 dollari) che per le funzionalità offerte in termini di intrattenimento domestico. Disponibile da qualche mese anche in Europa, il device è stato acquistato dal 6% di coloro che negli USA sono in possesso di una connessione Internet a banda larga.
Una percentuale elevata, che testimonia la calorosa accoglienza riservata al prodotto oltreoceano. Stando ad una ricerca condotta da Parks Associates, la tendenza ha però subito un’inversione. Un campione di 10.000 utenti americani ha infatti dichiarato di utilizzare Google Chromecast sempre meno. Lo svelano le statistiche raccolte nel grafico allegato di seguito. Confrontando il Q3 2013 e il Q1 2014, la quota di coloro che hanno sfruttato il dispositivo per trasmettere pagine Web sul televisore è scesa dal 76% al 54% (-22%). Un calo simile è stato registrato anche per l’ascolto dei brani musicali, mentre resta piuttosto alta (sopra il 70%) la fetta di possessori che lo sfruttano per lo streaming video.
Una tendenza che potrebbe essere giustificata, almeno in parte, dalla sempre più capillare diffusione delle Smart TV, che offrono le medesime funzionalità senza richiedere l’acquisto di un device aggiuntivo. L’unica via possibile per invertire la tendenza è quella di spingere lo sviluppo di applicazioni e servizi dedicati, un obiettivo già da tempo nel mirino di Google, che all’inizio del 2014 ha rilasciato il pacchetto SDK ufficiale.
I primi effetti concreti di questo percorso si sono già visti e presto le percentuali potrebbero subire un ritocco verso l’alto. Il motivo? L’arrivo del supporto ufficiale da parte del lettore multimediale più utilizzato al mondo: VLC Meda Player. La software house lo ha già confermato e il debutto è atteso entro le prossime settimane.