Nel tardo pomeriggio del 24 luglio 2013, un po’ a sorpresa, la presentazione di Chromecast. Accolto inizialmente con curiosità e qualche legittimo dubbio, il piccolo dongle HDMI ha in un certo senso contribuito a evolvere le modalità di fruizione dei contenuti multimediali in ambito domestico. Un dispositivo capace di trasformare qualsiasi televisore o monitor in una smart TV, che oggi compie quattro anni.
È stato, per certi versi, il punto d’arrivo di un percorso lungo e non certo privo di difficoltà: dapprima il progetto Google TV (oggi evoluto in Android TV) tanto ambizioso quanto incapace di radicarsi nel mercato dell’home entertainment, poi la presentazione di un prodotto come Nexus Q dal design avveniristico e mai ufficialmente commercializzato. Chromecast è nato dall’esperienza acquisita e dalla consapevolezza degli errori commessi, con l’obiettivo dichiarato di semplificare il tutto: prezzo accessibile, difficoltà praticamente azzerata nella fase di setup e possibilità di controllare la riproduzione dei contenuti in streaming dal proprio smartphone, dal tablet o dal computer. Così l’account Made by Google su Twitter festeggia il compleanno.
Celebriamo quattro anni di divertimento! Buon compleanno, Chromecast.
Cheers to 4 years of fun! Happy Birthday, #Chromecast 🎉 pic.twitter.com/HIBRGF9KUk
— Made by Google (@madebygoogle) July 24, 2017
Al primo modello del 2013 è seguita l’evoluzione del 2015 caratterizzata da un restyling che ha introdotto un design circolare, per arrivare infine alla versione Ultra con supporto al formato 4K e alla modalità HDR. Tutto questo senza dimenticare la variante Audio progettata in modo specifico per lo streaming musicale in alta qualità da qualsiasi speaker o altoparlante dotato di ingresso audio da 3,5 mm. Per il futuro non è difficile ipotizzare il lancio di nuovi modelli.
Una curiosità: grazie a un brevetto trapelato nei mesi scorsi è stato possibile osservare il design scartato del Chromecast di seconda generazione. Un dispositivo sostanzialmente piatto, con il logo dell’ecosistema Chrome in bella vista, preso in considerazione da Google e poi scartato in favore di un più caratteristico form factor circolare.