Piccolo, economico e incredibilmente versatile. Tre caratteristiche che identificano alla perfezione Chromecast, il dongle HDMI prodotto e commercializzato da Google che ormai si avvicina al traguardo dei due anni. Il dispositivo rappresenta una risorsa di primaria importanza per il gruppo di Mountain View, poiché permette all’azienda di entrare letteralmente nel salotto degli utenti, favorendo la condivisione dei contenuti multimediali sul televisore.
In occasione della conferenza che ha visto bigG annunciare i risultati finanziari relativi al Q4 2014, Omid Kordestani (Chief Business Officer) ha dichiarato che il pulsante “Cast” è stato premuto oltre un miliardo di volte. Inoltre, l’utilizzo medio per ogni device acquistato è cresciuto del 60% circa rispetto all’epoca del lancio sul mercato, grazie soprattutto al numero in costante crescita delle applicazioni che sfruttano le potenzialità di Chromecast per lo sharing di video, musica, immagini o documenti in ambito domestico. Ancora, secondo gli analisti di NPD il piccolo device è stato quello più venduto negli Stati Uniti durante il 2014 nella categoria streaming.
I motivi che hanno portato il dongle a tale successo sono ben chiari a chi ne possiede uno: basta un tocco sul display di smartphone o tablet per avviare la riproduzione di un contenuto sulla TV. Ancora, nei mesi scorsi Google ha introdotto alcune interessanti funzionalità dedicate alla personalizzazione, tra le quali figura anche l’impostazione di immagini personalizzate (basandosi sulla condivisione tramite il social network G+) che di fatto trasforma il televisore in una sorta di grande cornice digitale su cui visualizzare le proprie fotografie. La piena compatibilità con YouTube, Google Play Music e con tutto ciò che è presente sulla piattaforma Play Store, contribuiscono poi a rendere ancora più completo il portfolio di funzionalità offerte da Chromecast agli utenti. Resta da capire quali saranno le novità introdotte da BigG nella seconda versione.