Il wangiri, che in giapponese vuol dire “squillo e giu” è la più classica delle truffe telefoniche. I truffatori effettuano una chiamata veloce, un solo squillo, al quale è impossibile rispondere. Quando il destinatario richiama, viene automaticamente deviato verso un numero a pagamento che addebita tariffe elevate.
Una truffa tanto semplice quanto efficace, nonostante fosse facile “difendersi”. Bastava semplicemente non rispondere se il numero del chiamante fosse identificato dal telefono come proveniente dall’estero o da altri continenti addirittura. Ma se sconosciuto e troppo curiosi per non richiamare? L’Interpol ha individuato i prefissi internazionali più utilizzati per gli squilli wangiri, che provengono principalmente dalla Moldavia (+373), dal Kosovo (+383) e dalla Tunisia (+216). Adesso però wangiri è cambiato. In peggio.
Occhio allo squillo
Il wangiri 2.0 sta prendendo di mira non solo i numeri privati ma soprattutto quelli delle aziende.
Invece di chiamare direttamente le vittime, utilizzano dei bot per riempire i moduli di contatto online delle aziende con numeri internazionali a tariffa maggiorata. Quando i dipendenti ignari delle aziende provano a ricontattare questi numeri, vengono addebitati costi esorbitanti. Nulla di nuovo potremmo dire, solo che una volta risposto i bot fanno partire uno squillo registrato per segnalare a chi ha chiamato che ancora non c’è stata risposta. Solo che lo squillo è già la risposta, ad un costo davvero salato. Talmente salato che si stima che il 5% dei profitti delle aziende si perda a causa delle truffe telefoniche.
Ma come fare per difendersi, oltre al semplice non rispondere a numeri sconosciuti o esteri? E’ possibile utilizzare il tool dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni per verificare se il numero che chiama è registrato tra gli Operatori di Comunicazione. Se non lo è, è probabile si tratti di una truffa e si può tranquillamente bloccare. Fermo restando che i truffatori utilizzano spesso software che generano nuovi numeri automaticamente, quindi il blocco di un singolo numero potrebbe non essere sufficiente. Oppure usare app come Truecaller che filtrano automaticamente i numeri spam e scam già segnalati da altre persone.