Una porta di vetro sfondata, quattro feriti (due giovani ragazzi e due donne) e un’impiegato dell’Apple Store nel quartiere Sanlitun di Pechino condannato a pagare le spese mediche. È questo il bilancio dei disordini scoppiati nel fine settimana in occasione del lancio cinese dell’iPad 2, quando l’ormai tradizionale coda che attende fuori dal negozio della mela morsicata ha perso la pazienza per il prolungato ritardo nell’apertura del punto vendita.
Ancora non del tutto chiara la dinamica di quanto accaduto, ma pare che alcuni clienti, infastiditi dalla prolungata attesa, abbiano forzato una delle porte di vetro poste all’ingresso del negozio, finendo per frantumarla. Poco dopo sarebbe scoppiata una violenta colluttazione tra uno di loro e un impiegato straniero dell’Apple Store, a tal punto che quest’ultimo avrebbe colpito l’uomo con una spranga di metallo.
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All’origine della rabbia, secondo alcune indiscrezioni, la decisione di chiudere l’entrata principale del negozio per aprire quella posteriore, penalizzando così quanti si trovavano in fila dal giorno prima. A surriscaldare ulteriormente gli animi l’elevato numero di persone che nel frattempo si erano accalcate al di fuori della struttura.
Va infine tenuto in considerazione il fatto che gli Apple Store presenti in tutta la Cina si possono contare sulle dita di una mano. Troppo pochi per un paese popolato da oltre un miliardo di abitanti. L’azienda, per porre rimedio alla situazione, ha annunciato da tempo l’intenzione di aprirne altri.