La Cina continua a far notizia. Paese delle contraddizioni, dove ricchezza e povertà vanno a braccetto quanto tradizione e innovazione, la Cina è il paese noto per la censura ma anche per Internet. Forte del suo miliardi di abitanti, la Cina raggiunge ora il secondo posto per numero di utenti connessi alla rete.
La chiusura della Cina al mondo esterno è cosa nota. Non a caso recentemente il governo cinese si è fatto sentire usando il pugno di ferro contro i weblog e dall’occidente importanti associazioni umanitarie hanno chiesto una maggiore apertura per permettere ai giovani un minimo di informazione in tematiche sessuali per ovviare in qualche modo alla tragica cavalcata dell’AIDS.
Nonostante tutto ciò il numero delle connessioni è aumentato negli ultimi 12 mesi di una percentuale superiore al 15%, con un tasso di crescita maggiorato del 48.5%. Importantissimo il risultato secondo cui ben il 56% degli internauti avrebbe meno di 25 anni.
A conferma dell’ostilità governativa nei confronti della rete va registrato il ritardo con cui tali dati sono stati diffusi. Nielsen Ratings aveva preannunciato il tutto già in Aprile, ma solo a Luglio i dati sono stati diffusi dalle agenzie cinesi. A riprova dell’ostruzionismo vigente, a riprova dell’inarrestabilità della Rete.