Comprare un iPhone 7 potrebbe comportare grossi rischi, almeno in Cina. È quanto rivela una piccola indagine di BBC, pronta a dimostrare come molte aziende stiano richiedendo ai loro dipendenti di non acquistare l’ultimo smartphone di Cupertino, in alcuni casi anche giungendo alla minaccia di licenziamento. La motivazione? La necessità, secondo i datori di lavoro, di preservare i prodotti autoctoni.
Secondo quanto riportato, alcune società cinesi avrebbero esplicitamente richiesto ai loro dipendenti di non acquistare i nuovi iPhone 7 e iPhone 7 Plus, pena possibili ripercussioni lavorative. La testata britannica riporta, ad esempio, il caso della farmaceutica Nanyang Yongkang Medicine Company, azienda pronta a bandire i nuovi smartphone per tutti i lavoratori. Stando a quanto riportato proprio da BBC, la società avrebbe addirittura promesso licenziamenti in tronco per gli impiegati che venissero colti in falso, sebbene l’azienda non abbia al momento confermato quanto riportato dalla fonte inglese.
La vicenda risalirebbe allo scorso 18 settembre, in occasione dell’ottantacinquesimo anniversario dell’invasione della Cina da parte del Giappone, e le società coinvolte si sarebbero giustificate con la necessità di “dimostrare patriottismo” attraverso l’acquisto di prodotti locali.
Nel mentre, China.org riporta una richiesta analoga effettuata da un’ospedale al proprio staff medico, in particolare in riferimento all’unità di ginecologia del Fuling Xinjiuzhou Hospital di Chongqing:
L’ufficio amministrativo dell’ospedale ha deciso di non permettere ad alcun membro dello staff l’acquisto di iPhone 7 e iPhone 7 Plus. Chiunque ne acquistasse uno, potrebbe essere escluso dalla candidatura per i premi annuali sulle performance. E a coloro che acquisteranno un iPhone 7 pur non potendoselo permettere, verrà chiesto di dimettersi.
Fatta eccezione per questi due casi, i più severi riportati dalle fonti internazionali, sembra che altre aziende in Cina abbiano invece optato per un approccio più dolce: l’acquisto di iPhone 7 non è infatti vietato, ma i dipendenti possono ricevere degli incentivi e dei bonus monetari per optare, o effettuare uno switch, verso un device di un produttore locale.