Alcuni ricercatori cinesi sostengono di aver realizzato il prototipo di un robot in metallo liquido in grado di cambiare forma e ripararsi automaticamente, tipo l’androide cangiante visto in Terminator 2.
Ispirato a T-1000, androide killer nel secondo film della saga, avrebbe le dimensioni di una mano e potrebbe essere utilizzato per accedere ad ambienti difficili da raggiungere per gli esseri umani o per i robot più grandi.
Il robot è alimentato da una batteria al litio e ha una ruota di plastica: questa si muove quando il metallo liquido che cade a gocce cambia il centro di gravità, controllato alterando il voltaggio nella batteria. Secondo i ricercatori, le leghe di metallo liquido sono particolarmente adatte ai robot di questo genere grazie alla loro alta conduttività e flessibilità.
Il robot potrebbe rivelarsi utile in diversi settori, da quello medico a quello militare. Per esempio, potrebbero essere utilizzati dei piccoli robot per iniettare farmaci nel corpo o per attaccare direttamente le cellule tumorali, secondo quanto dichiarato dagli scienziati. Tang Shiyang, ricercatore presso l’Università di Wollongong, ha inoltre dichiarato:
In futuro prevediamo di sviluppare ulteriormente robot in metallo liquido al fine di utilizzarli in missioni speciali come la ricerca e il salvataggio dei dispersi durante i terremoti, perché possono cambiare forma e sgattaiolare sotto le porte, o comunque attraversare spazi inaccessibili agli esseri umani.
Il team ha pubblicato il proprio lavoro sulla rivista Advanced Materials di questo mese e ora sta pianificando di creare un bot simile a BB-8 di Star Wars. La robotica compie costantemente passi da gigante e vederla sempre più applicata al servizio dell’uomo è positivo, considerando i benefici che potrebbe portare in futuro.