China Unicom, il secondo gestore di telefonia mobile in Cina, ha annunciato di essere interessata a un accordo commerciale con Apple per la vendita dei suoi iPhone sullo sterminato mercato cinese. Al momento la compagnia telefonica non avrebbe ancora elaborato un piano preciso da presentare ai vertici di Cupertino, ma sarebbe molto interessata a un incontro con il management della mela. La notizie di un eventuale nuovo partner orientale per Apple giunge a pochi giorni dall’annuncio di China Mobile, che ha confermato di essere in contatto con Cupertino per la vendita degli iPhone sul mercato cinese.
Le dichiarazioni ufficiali e le indiscrezioni sui possibili accordi commerciali con Apple hanno avuto il loro effetto positivo sui listini azionari. Dopo una settimana nera, con il suo titolo in ribasso di venti punti percentuali e una perdita di circa 33 miliardi di dollari di capitalizzazione, Apple ha recuperato terreno guadagnando più del 10,5% e chiudendo a quota 169,96 dollari (prima dell’ultima caduta generalizzata che porta AAPL a 166.11 nell’ennesima giornata negativa al Nasdaq). Destino analogo per le azioni di China Mobile, che hanno guadagnato il 9,2% portandosi a circa 18 dollari, e in misura minore di China Unicom, che si sono portate al 6,2% con un valore per azione pari a circa 2 dollari.
A causa di ostacoli tecnici e normativi, l’approdo dell’iPhone oltre la Muraglia non avverrà comunque in tempi brevi. Li Zenghmao, amministratore delegato di China Unicom, ha dichiarato di non avere ancora intrapreso alcun tipo di contatto con Apple ma di essere sempre pronto a «discutere un buon affare quando se ne presenta l’opportunità. Se con Apple avremo l’opportunità di parlare degli iPhones dovrete chiederlo ad Apple». L’amministratore delegato di China Unicom getta dunque acqua sul fuoco, pur dimostrando un notevole interesse per le eventuali trattative future con Apple. La compagnia telefonica cinese fornisce i propri servizi a circa 156 milioni di utenti, contro i 350 della concorrente China Mobile, impegnata da alcuni mesi nella costruzione ex-novo di una rete 3G in dieci città della Cina per le Olimpiadi del 2008