Un voltafaccia pieno di significati: Cingular, importante gruppo statunitense impegnato nella telefonia mobile, gira le spalle ad Apple e punta verso Microsoft, abbandona il DRM dell’iPod e punta verso l’omologo del gruppo concorrente. Fino ad oggi Cingular era stato un partner Apple di una certa importanza: nonostante l’avventura con il Rokr non abbia lasciato un segno nella storia della telefonia, la partnership aveva dato vita al progetto ed ora le ambizioni Apple nei confronti di questo settore sembravano dover passare nuovamente per la strada già percorsa in precedenza.
Così non sarà, forse. Cingular infatti non taglia definitivamente i ponti ed il responsabile Mark Siegel ritiene il legame ancora «forte ed importante». Da più parti non si crede però troppo a questa versione dei fatti: il gruppo Cingular è pronto a dotare i propri dispositivi con un cavo in grado di ospitare musica proveniente da CD tradizionale, da Napster, da Yahoo Music Unlimited o dalla XM Satellite Radio.
Il matrimonio tra music store e telefonia non ha ancora trovato il punto di forza in grado di sconvolgere il mercato, ma è del tutto evidente come l’incontro tra i cellulari ed i player musicali possa rappresentare una scommessa dalle grandi potenzialità. Il primo sviluppo previsto per Cingular, infatti, potrebbe essere quello di una vendita dei brani direttamente dal telefonino, appoggiandosi in ciò proprio ai music store concordatisi con il gruppo. Reuters sottolinea come Sprint e Verizon Wireless (principali concorrenti) abbiano già intrapreso questa strada e per Cingular il percorso diventa dunque praticamente obbligato.
Le varie partnership non godono ancora dell’ufficialità, ma per questa formalità dovrebbe essere questione di poche ore. Per Apple si chiude una porta importante e, nonostante i piani per un cellulare iPod non fossero del tutto chiari (si parla ora di un “mobile virtual network operator” in collaborazione con Sprint Nextel), trattasi ovviamente di un colpo pesante alla luce degli annunci Microsoft che già hanno chiaramente delineato un futuro telefonico per il brand Zune.