Il 23 settembre 2008, con un evento organizzato a New York, HTC e l’operatore T-Mobile hanno presentato il primo dispositivo Android destinato alla commercializzazione. Il modello G1, giunto poi anche in Europa con il nome HTC Dream, offriva un comparto hardware di tutto rispetto per l’epoca: display touchscreen da 3,2 pollici (risoluzione 480×320 pixel), fotocamera da 3,2 megapixel con autofocus, memoria interna da 200 GB, slot per microSD fino a 16 GB, WiFi e Bluetooth.
La distribuzione prese il via negli Stati Uniti circa un mese più tardi, con il produttore asiatico che dichiarò in un secondo momento di aver venduto circa un milione di unità nei primi mesi. Sotto lo schermo era nascosta una tastiera fisica full QWERTY, per andare incontro alle esigenze di coloro che fino allora non avevano mai messo mano a un telefono touchscreen. A raccontare l’esperienza è la testimonianza di Des Smith condivisa su Google+.
Noi, di T-Mobile e Google, abbiamo lavorato per mesi e mesi con un piccolo team all’interno dell’edificio 44 di Mountain View. Abbiamo testato nove versioni differenti della nuova homescreen per Android, senza essere certi di aver trovato quella definitiva. Ricordo i venerdì per essere stati i “Donut Day” al bar e le pause pranzo passate in compagnia di alcuni sviluppatori Android con vecchi videogiochi. La squadra era felice del lavoro svolto e non vedeva l’ora di mostrarlo al mondo.
Nel corso degli anni successivi la piattaforma ha subito una serie di trasformazioni significative, andate di pari passo con le evoluzioni apportate dai produttori alle componenti hardware dei dispositivi. Oggi Android domina il mercato mobile, grazie all’affermazione arrivata prima in ambito smartphone e successivamente anche in quello tablet, con oltre un miliardo di attivazioni registrate in tutto il mondo.
Merito della natura open che da sempre caratterizza il progetto (fin dalle prime build datate 2003, firmate da Andy Rubin, Rich Miner, Nick Sears e Chris White), ma anche dell’impegno messo in campo da aziende come Samsung, HTC, Sony, LG e Motorola, che hanno saputo offrire device per tutte le esigenze, differenziati sia per funzionalità che in base alla fascia di prezzo. Il prossimo step si chiamerà Android 4.4 KitKat. Tra qualche settimana se ne saprà di più, ma oggi è tempo di festeggiamenti. Buon compleanno, robottino verde!