Il 15 dicembre 2007 si è festeggiato il quinto compleanno di Creative Commons: un’organizzazione no-profit che ha dato vita a delle licenze alternative quelle copyright firmate dai legislatori.
In Italia le Creative Commons si sono diffuse più lentamente che negli altri paesi soprattutto per la completa mancanza di una cultura della condivisione.
Diffondere la conoscenza, condividere informazioni su argomenti che altrimenti non sarebbero disponibili, partecipare alla costruzione di una grande Rete. Sono concetti che suscitano spesso perplessità e soprattutto rivendicano l’aspetto prettamente economico.
L’esigenza di condivisione nasce dalla Rete proprio perché con l’unione di più forze intellettuali un prodotto raggiunge sempre un livello di arricchimento più alto. I commenti arricchiscono di valore un post, il riuso di un certo prodotto intellettuale ne permette una declinazione diversa.
Lawrence Lessig è il nome di riferimento per quanto riguarda le Creative Commons (autore del libro “Cultura libera”, disponibile naturalmente in copyleft) e in occasione del compleanno passato ha descritto tutte le novità più salienti: la nascita di nuovi protocolli (CCo e CC+) e la previsione per Yahoo! di estendere l’uso delle licenze a tutti i suoi servizi (per ora è applicato solo a Flickr).
Come per i Barcamp, la festa è stata organizzata attraverso un wiki che ha riunito le organizzazioni di quattro continenti e il blog ufficiale ha seguito la manifestazione inserendo in home page le nuove iniziative annunciate.