Apple ha pubblicato una nuova sezione del proprio sito ufficiale dedicando spazio a coloro i quali intendano sviluppare cinturini per Apple Watch. Nella fattispecie la documentazione offre tutte le informazioni utili per predisporre cinturini certificati, etichettabili con un “Made for Apple Watch” che ne garantisca la bontà del design e la piena compatibilità con l’orologio intelligente di Cupertino. Dietro la novità potrebbe però celarsi dell’altro.
L’esordio di Apple Watch sul mercato è rappresentato da una serie di modelli (Apple Watch, Apple Watch Sport, Apple Watch Edition) la cui scelta del cinturino è appannaggio dell’utente. Quel che Apple vuol fare è creare un mercato attorno al proprio smartwatch al pari di quanto ha realizzato con le app: se l’attacco sarà standard e l’offerta dei cinturini esplode, l’ecosistema Apple Watch non potrà che giovarne grazie all’esplosione di opportunità che verrebbe a crearsi. Il documento pubblicato (pdf) è pertanto la summa di tutte le indicazioni necessarie per produrre un cinturino perfetto, tale da integrarsi senza problemi con Apple Watch, facilitando incastro e portabilità, nonché la gradevolezza del design. Il resto starà alla creatività dei partner.
Rimane tuttavia aperto ancora un piccolo mistero: i cinturini avranno mera funzione meccanica ed estetica, o è pensabile anche un risvolto funzionale legato all’intelligenza del device?
6 pin, molte opportunità
Quel che più scalda gli appassionati di Apple Watch è un piccolo dettaglio celato nel punto di contatto tra il cinturino e lo smartwatch. Un connettore con 6 pin è infatti ciò che lega le due parti, unicamente all’incastro che unisce meccanicamente le parti. Ma qual è la funzione dei pin (oltre alla semplice diagnostica del dispositivo) o quale ne potrebbe essere la potenziale estensione?
La prima possibilità è quella di un passaggio di carica attraverso i 6 pin, il che potrebbe consentire un caricamento veloce, tramite cavo, ovviando alla ricarica per induzione finora prevista. Tale possibilità apre però anche all’idea di un cinturino che funge da ricarica di riserva, tale da prolungare il ciclo di vita dello smartwatch prima della ricarica successiva (ad oggi la durata massima è di una giornata, ma in caso di uso massivo il ciclo potrebbe essere anche più breve). Se il cinturino potesse diventare una riserva per la batteria dell’Apple Watch, il mercato dei cinturini potrebbe diventare un grosso affare.
La seconda possibilità è quella di un passaggio di informazioni attraverso i 6 pin. Così facendo, il cinturino potrebbe candidarsi ad un ruolo sia da input (portando informazioni ulteriori allo smartwatch tramite nuovi sensori esterni) che da output (estendendo quello che è il ruolo del display). Tale quadro della situazione appare tuttavia meno probabile, o almeno non immediato: difficilmente Apple potrebbe aprire il proprio ecosistema spostando parte delle funzioni sul cinturino, poiché significherebbe togliere importanza al corpo vivo dello smartwatch: soltanto all’interno di una struttura già solida e matura Cupertino potrebbe aprire tale opportunità.