CIO: utile, ma quanto incide?

CIO: utile, ma quanto incide?

Già in passato, in diversi post pubblicati su Webnews, ci eravamo soffermati sulle competenze e sulle potenzialità del CIO (Chief Information Officer).

La figura del CIO sta assumendo un’importanza sempre maggiore nelle grandi aziende informatiche italiane, questo perché riesce ad abbinare ottime capacità di organizzazione dell’apparato ICT dell’azienda, ad eccelse abilità nella leadership e nella comunicazione.

In sintesi, il CIO è l’unico, in azienda, capace di avere una corretta e completa visione sia in ambito tecnologico che per quel che riguarda il business.

Eppure, come riportato nella recente analisi condotta dal CIO Leadership Survey 2008, l’effettiva funzione di questi professionisti nell’universo aziendale è un po’ limitata, nel senso che poco più della metà dei CIO, pur avendo un buon rapporto con la dirigenza, vi collabora in maniera marginale, soprattutto nella definizione delle varie strategie aziendali.

Ecco allora che la domanda sorge spontanea: se questa figura, ritenuta così competente, poco “vale” in azienda, quanto realmente essa incide in azienda?

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti