Come è noto a tutti, le massime velocità di trasmissione si possono ottenere solo impiegando tecnologie ottiche per la realizzazioni di connessioni di rete su lunghe distanze.
Lo svantaggio principale di questa soluzione è l’elevato costo di produzione dovuto alla necessità di ottenere cavi ottici privi di difetti e immuni alle interferenze elettromagnetiche.
L’università di Sydney in collaborazione con il CUDOS (Centre for Ultra-high bandwidth Devices for Optical Systems) ha annunciato di aver progettato un chip fotonico che permetterà di viaggiare in Rete a velocità fino a 100 volte maggiori di quelle attuali.
Dopo circa quattro anni di sviluppo, gli scienziati dell’università australiana, hanno realizzato un particolare tipo di vetro sul quale sono state praticate delle microscopiche incisioni, ottenendo un circuito integrato fotonico.
Le micro incisioni vengono utilizzate per canalizzare il segnale ottico e variare il percorso dell’informazione, in modo simile allo scambio usato dai treni per cambiare binario. Ciò avviene però in tempi dell’ordine dei picosecondi; quindi in un secondo, lo “switch” è acceso e spento un milione di milioni di volte, con velocità pari a 1 Terabit al secondo.
Rispetto alle attuali tecnologie, l’impiego di circuti integrati fotonici permetterà di ridurre i costi di produzione, essendo molto semplice realizzare le micro incisioni sui frammenti di vetro. In futuro, l’affinamento della tecnica produttiva consentirà di raggiungere velocità ancora più elevate.
Cliccando sull’immagine presente sul sito del CUDOS è possibile vedere un’animazione in Flash che illustra il funzionamento del circuito fotonico.