A distanza di due anni dall’acquisizione di Pure Digital per 590 milioni di dollari, Cisco annuncia la chiusura del progetto Flip, nato nel 2007 con lo scopo di realizzare videocamere portatili di alta qualità e dal 2009 nelle mani della società. La notizia ha lasciato spiazzati un pò tutti, anche coloro vicini agli ambienti Cisco, e trova le sue motivazione nelle intenzioni della società di dedicarsi maggiormente ad altri settori.
Nei primi anni di vita, Pure Digital è riuscita a vendere oltre 2 milioni di unità, puntando con decisione sulla semplicità d’uso dei dispositivi. Tali cifre hanno attirato immediatamente l’attenzione di diverse società, con Cisco che è riuscita a mettere le proprie mani sulla start-up entrando di fatto per la prima volta nel mercato dell’elettronica di consumo. Un ingresso, questo, che ha suscitato sin da subito forti dubbi, soprattutto a causa dei settori in cui fino ad allora Cisco aveva operato, profondamente diversi da quello in cui si accingeva a debuttare.
Dopo due anni Cisco ha deciso di porre fine al progetto, fermando definitivamente la produzione delle videocamere Flip. Tra le possibili cause di una simile decisione v’è con ogni probabilità l’aumento della qualità delle videocamere presenti sugli smartphone, divenute ormai paragonabili a quelle prodotte da Cisco ma con il vantaggio di essere sempre a portata di mano, essendo il cellulare un dispositivo cui difficilmente si può rinunciare. La competizione è divenuta giorno dopo giorno sempre più ardua, fino a spingere la società a puntare su altri settori.
I piani futuri del gruppo prevedono infatti maggiore attenzione al mondo della connettività, campo sul quale Cisco ha costruito il proprio successo e nel quale rappresenta uno dei nomi più importanti. La dismissione del progetto Flip sarà però accompagnata da un periodo di transizione in cui la società continuerà a fornire assistenza e supporto ai clienti, mentre saranno oltre 500 i licenziamenti relativi al personale addetto alla produzione delle videocamere. L’acquisizione di Pure Digital, alla luce dei fatti, rappresenta dunque un grosso passo falso da parte di Cisco: un buco nell’acqua da 590 milioni di dollari.