La battaglia contro lo spam vede emergere una nuova importante iniziativa che radica la propria rilevanza nei nomi che ne hanno firmata l’idea: Yahoo! e Cisco System. Il nuovo sistema antispam verrà denominato DomainKeys Identified Mail (DKIM) e consterà in una sorta di fusione tra il primitivo “DomainKeys” di Yahoo! ed l’omologo “Internet Identified Mail” di Cisco.
Se l’idea di una base antispam risulta essere largamente condivisa, molto più difficile è stato al momento raggruppare tutti sotto uno stesso standard. Il primo tentativo è stato portato avanti da Microsoft con il proprio Sender ID: i lavori del gruppo MARID (MTA Authorization Records In DNS, gruppo interno alla IETF) non hanno però sortito risultati positivi soprattutto a causa dei brevetti sui quali Microsoft intendeva basare la propria soluzione. AOL ha dapprima appoggiato il progetto, per fare poi una decisiva marcia indietro lasciando Microsoft sola e sconfitta.
DomainKeys Identified Mail ha il forte vantaggio di essere completamente «royalty-free», caratteristica che candida fin da subito il sistema a potenziale standard del web. Se il DomainKeys ha avuto un certo successo riuscendo ad ottenere l’assenso anche di un gruppo quale Google (sul DomainKeys si basa dunque l’intera piattaforma Gmail), il sistema proposto da Cisco era stato finora semi-nascosto dietro le rumorose proposte di altri grandi gruppi. Nel momento in cui Yahoo! e Cisco mettono assieme le proprie forze, però, ne scaturisce una proposta di sicura rilevanza che cercherà nei prossimi giorni i giusti appoggi per ambire a divenire uno standard in grado di coadiuvare il settore a combattere la piaga rappresentata da spam e phishing.
Entrambe le soluzioni inglobate nella nuova proposta fanno perno sulla crittografia a chiave pubblica per la certificazione del mittente e le differenze sostanziali tra i due sistemi non sono particolarmente rilevanti: l’incontro è stato dunque semplice e «prendendo il meglio dei due sistemi» si potrà ottenere una sinergia dalle ottime pontenzialità. La parola passa al mercato.