Ancora una volta il telelavoro è “messo sotto accusa”. Stando a quanto emerge da un recente studio sulla sicurezza informatica per le aziende, svolto da Cisco, il rischio di fare danni alla sicurezza delle reti aziendali sarebbe maggiore per i telelavoratori.
Lo studio mondiale è stato effettuato su un campione di 2000 intervistati su dieci paesi: Usa, Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Giappone, Cina, India, Australia e Brasile. In seguito ai risultati dell’indagine, molte aziende hanno dichiarato la necessità di aumentare i propri investimenti in sicurezza.
La questione è la seguente: per chi lavora in remoto sarebbe minore la percezione del rischio e, in conseguenza a ciò, un atteggiamento meno prudente renderebbe più “vulnerabili” i telelavoratori. La curiosità di aprire delle mail sospette, ad esempio, sarebbe più facilmente assecondata a casa che non in ufficio. Si cede più spesso alla tentazione e si fanno danni, anche svolgendo attività online con finalità personali (come lo shopping o il download di film e file musicali).
Un consiglio che ci sentiamo di offrire a tutti i telelavoratori è questo: se volete mantenere in tranquillità i vantaggi del lavoro da casa, state un po’ più attenti a dove ficcate il mouse.