Clamoroso: Google ha deciso di chiudere Stadia. Già iniziati i rimborsi

Annuncio a sorpresa di Google, che sta già rimborsando tutti gli acquisti di Stadia: hardware, software e DLC.
Clamoroso: Google ha deciso di chiudere Stadia. Già iniziati i rimborsi
Annuncio a sorpresa di Google, che sta già rimborsando tutti gli acquisti di Stadia: hardware, software e DLC.

Annuncio a sorpresa di Google: l’azienda ha rivelato che sta chiudendo Stadia, il suo servizio di cloud gaming. Il servizio rimarrà attivo per i giocatori fino al 18 gennaio 2023. Big G rimborserà tutto l’hardware Stadia acquistato tramite Google Store, nonché tutti i giochi e i contenuti aggiuntivi acquistati dallo shop Stadia. L’azienda americana prevede di completare il ciclo di rimborsi entro la metà di gennaio prossimo.

Google Stadia, un “sistema” mai veramente esploso

Google Stadia è uno dei migliori servizi di cloud gaming in circolazione. Eppure, nonostante ciò, la piattaforma da gioco in streaming del colosso americano ha faticato fin da subito a ritagliarsi un certo spazio sul mercato, non tanto per le sua qualità tecniche, che restano tutt’ora piuttosto valide, quanto per un’offerta generale che pare non abbia mai soddisfatto appieno dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Una delle maggiori critiche mosse in passato al servizio da parte dell’utenza era stata infatti quella di non disporre di una adeguata libreria di giochi.

Una pecca che però Google aveva cercato di rimediare col tempo, aumentando proprio la quantità di videogame disponibili sulla piattaforma, e incentivando al contempo gli sviluppatori a realizzare titoli e porting per essa.

In tal senso il colosso di Mountain View ha cercato di rendere Stadia un sistema dove il lavoro degli editori e degli sviluppatori fosse facilitato al massimo. Da questo punto di vista Google ha semplificato le operazioni di certificazione rimuovendo 30 parametri ritenuti non impattanti sull’esperienza dell’utente, facilitandone altri 25. Per raggiungere un pubblico ancora più vasto, l’azienda ha poi puntato anche sugli streamer più popolari.

Google Stadia

Per incentivare questi ultimi a giocare a Stadia e quindi a diffondere il servizio per attrarre nuovi giocatori verso la sottoscrizione di un abbonamento, dal 2022 Google aveva perfino introdotto una funzione chiamata Click to Play, che serviva proprio agli streamer, mentre giocavano dal vivo, a condividere un link utile a coloro che li stavano guardando per accedere al gioco stesso, così da iniziare immediatamente una prova gratuita di Stadia. Per ogni utente che si abbonava in questo modo a Stadia Pro, lo streamer riceveva 10 dollari di ricompensa.

Tutto inutile, come ha scritto il vicepresidente e GM di Stadia Phil Harrison in un post sul blog ufficiale del colosso di Mountain View: “Alcuni anni fa abbiamo lanciato un servizio di gioco consumer, Stadia, e nonostante l’approccio ai giochi in streaming per i consumatori è stato costruito su una solida base tecnologica, non ha guadagnato le simpatie e l’interesse degli utenti che ci aspettavamo, quindi abbiamo preso la difficile decisione di iniziare a chiudere il nostro servizio di streaming Stadia”. I dipendenti del team saranno distribuiti ad altre parti dell’azienda.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti