Lo studio a cui ci riferiamo è stato condotto da EIU (la Intelligence Unit dell’Economist) per conto di Business Software Alliance.
L’indice utilizzato per la ricerca considerava 6 aspetti:
- cultura dell’innovazione;
- infrastrutture tecnologiche;
- disponibilità di personale qualificato;
- quadro normativo sulla proprietà intellettuale;
- competitività del sistema paese;
- leadership governativa.
Le lacune più gravi del nostro Paese riguardano la scarsa competitività e gli scarsi investimenti nella ricerca e nello sviluppo. Altra nota dolente è la scarsa penetrazione di Internet: per questo argomento sappiamo bene che il digital divide ha una forte componente di tipo culturale, ovvero gli italiani sono in genere poco “propensi” all’uso di nuove tecnologie.
Non è certamente l’aspetto prioritario del problema-Italia ma, a nostro avviso, dovrebbe farci riflettere e dare uno stimolo ai nostri connazionali per un maggiore interessamento verso il mondo sconfinato e affascinate della rete e dell’Information Technology.
La strada per la crescita potrebbe partire anche da qui.