Secondo Click Fraud network saremmo già arrivati al 15.8% di click fraud nel secondo quadrimestre del 2007, con una tendenza all’aumento decisamente preoccupante. Secondo la società americana buona parte di questo fenomeno è spinta dagli annunci pubblicati sulla rete di contenuti.
I principali colpevoli di questa attività fraudolenta sono i bot, dei programmi che cliccano automaticamente sugli annunci, sia per incrementare illecitamente i guadagni dei publisher che per danneggiare economicamente i propri concorrenti.
Al di fuori degli Stati uniti i paesi nei quali è maggiormente praticata questa tecnica sono la Francia, la Cina e l’Australia, i principali network colpiti dal fenomeno sono ovviamente AdSense e Yahoo Publisher Network.
Google e Yahoo dal canto loro informano che ritengono abbastanza bassa la percentuale di Click non validi per i loro network, ed assicurano che la maggior parte di essi viene scoperta e non fatta pagare agli inserzionisti.
Certamente il PPC è una splendida risorsa per chi opera online, ma altrettanto certamente il Click Fraud è da tenere assolutamente sotto controllo, pena la perdita di credibilità e la discesa a picco dei risultati delle campagne, con conseguente allontanamento degli inserzionisti e notevoli perdite per le società.
Molto probabilmente con il passare del tempo proseguirà questa battaglia tra circuiti PPC e truffatori, con questi ultimi impegnati ad inventarsi sempre nuovi espedienti per arricchirsi alle spalle degli inserzionisti e con i primi ad inventarsi nuovi sistemi per proteggere loro stessi ed i propri clienti da un fenomeno che, potenzialmente, potrebbe essere assolutamente distruttivo per il PPC come lo conosciamo oggi.
Attenzione quindi a come vi comportate, anche perché AdSense ha già fatto vittime.