Il numero di eventi organizzati in Italia durante la settimana europea della programmazione è stato ben più alto di quanto si potesse immaginare, e non sempre registrato. Codeweek, insomma, ha avuto nella versione italiana dei numeri che incoraggiano a prendere la strada del coding nelle scuole e nelle nuove generazioni.
Molte scuole hanno raccolto l’invito della Commissione Europea e del MIUR fino ad arrivare al numero di 1373 eventi. Alessandro Bogliolo, codeweek embassador per l’Italia ha realizzato anche una bellissima mappa interattiva con tutti i numeri ufficiali del codeweek italiano, che sia in termini assoluti sia anche confrontandoli con quelli europei, mostra il successo della manifestazione che nella seconda edizione ha espresso tutte le potenzialità soltanto intraviste nel 2013.
Quasi ottocento scuole
Impossibile riassumere la ricchezza degli incontri della settimana europea della programmazione, che ha coinvolto 38 paesi e più di centomila partecipanti. Già è difficile riassumere soltanto quelli italiani, noti ora grazie al questionario sottoposto ai partecipanti e al confronto in streaming avvenuto lo scorso 5 novembre per un primo bilancio. L’Italia ne esce molto bene, tanto da meritare i complimenti e i ringraziamenti di Neelie Kroes. Con 788 scuole, 28.638 partecipanti (12.890 delle primarie), 4.103 insegnanti iscritti e 16.166 hour of code regolarmente certificate, la codeweek italiana è fra le migliori di tutta Europa.
Ora naturalmente si tratta di proseguire: codeweek continuerà a lavorare come aggregatore di iniziative – a partire dalla settimana dall’8 al 14 dicembre 2014 con la celebrazione mondiale dell’Ora del Codice. Un patrimonio costruito insieme, commenta Bogliolo:
Codeweek.it continuerà a svolgere il ruolo di aggregatore aperto delle iniziative italiane a favore della programmazione. Quello che è stato fatto in occasione di CodeWeekEU è esemplificativo del modo in cui procediamo, aggregando le tante iniziative al solo scopo di aumentarne la visibilità, permetterne (dove possibile) la fruizione a distanza, facilitare il riuso dei materiali e dei metodi, collezionare risorse e favorire la collaborazione tra organizzazioni diverse e istituzioni.
Un sito da tenere d’occhio è senza dubbio anche Programmailfuturo.it, la piattaforma con la quale ministero e CINI – Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica, monitorano e coordinano tutto il movimento del coding a partire dal progetto dell’ora di codice.
Ogni giorno riceviamo testimonianze appassionate di esperienze di #coding in classe con #programmafuturo Grazie!Continuate così! @MiurSocial
— Programma_il_Futuro (@ProgrammaFuturo) November 5, 2014