In teoria il passaggio da un operatore telefonico ad un altro dovrebbe essere questione di giorni, senza disservizi verso l’utente e attraverso procedure pensate per semplificare la gestione dell’intera operazione.
In realtà, chi decidesse di rescindere il proprio contratto, sia esso di fonia o ADSL, in favore di un’azienda concorrente, dovrà in seguito con tutta probabilità prepararsi ad un’estenuante lotta con operatori di call center, fax, richiami e quant’altro.
La situazione potrebbe presto cambiare, grazie alla delibera da parte dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che ha deciso di imporre ai gestori l’inclusione del codice di migrazione all’interno delle bollette inviate a domicilio.
La modifica entrerà in vigore entro 90 giorni (180 per le aziende) dalla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Si tratta di una stringa alfanumerica che identifica l’utenza, necessaria per effettuare il passaggio da un operatore all’altro.
Ad oggi, in alcuni casi, entrarne in possesso era un’impresa ai limiti del possibile e anche una volta ottenuto il tanto agognato codice, le richieste di migrazione venivano spesso ignorate.
Tra le altre direttive dell’AGCOM, formulate pensando ad una maggiore tutela dei clienti e per favorire una reale concorrenza, c’è anche il potenziamento dei call center, che troppo spesso deludono le aspettative di coloro in cerca di assistenza per i propri servizi.