Comcast non limiterà più le reti p2p

Non potendolo combattere, Comcast ha deciso di unirsi a BitTorrent per lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche per il file sharing. L'ISP statunitense si è anche impegnato a eliminare tutte le limitazioni per il p2p sulla sua rete
Comcast non limiterà più le reti p2p
Non potendolo combattere, Comcast ha deciso di unirsi a BitTorrent per lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche per il file sharing. L'ISP statunitense si è anche impegnato a eliminare tutte le limitazioni per il p2p sulla sua rete

Dopo mesi di stretta osservazione da parte della Federal Communications Commission (FCC) degli Stati Uniti, la società Comcast si è impegnata a gestire con i medesimi criteri e meno limitazioni tutto il traffico generato sulla sua rete, anche proveniente dai network peer-to-peer. Il più grande Internet Service Provider (ISP) statunitense consentirà nuovamente ai propri utenti di utilizzare soluzioni per la condivisione di file, come BitTorrent, senza penalizzazioni o restrizioni alla disponibilità di banda. La decisione di Comcast dovrebbe registrare numerosi consensi da parte della FCC, molto scettica sulle politiche adottate dalla società nel corso dell’ultimo anno.

Per fugare possibili dubbi, Comcast ha annunciato l’avvio di una vera e propria collaborazione diretta con BitTorrent Inc. allo scopo di sviluppare nuovi protocolli per migliorare il trasferimento dei file molto pesanti online. L’accordo potrebbe dunque portare a un sensibile miglioramento delle reti BitTorrent soprattutto in termini di velocità su numerosi server statunitensi. Appena un mese fa, Comcast aveva strenuamente difeso davanti alla FCC le proprie politiche tese a disincentivare i network di file sharing. La motivazione principale addotta dalla società era legata alla necessità di impedire a pochi utenti di occupare eccessivamente la banda, rallentando sensibilmente gli altri abbonati ai servizi offerti da Comcast.

A distanza di un mese dalle dichiarazioni registrate nel corso dell’audizione, la FCC ha accolto positivamente la rivoluzione copernicana operata da Comcast, pur mantenendo alcune riserve. Secondo numerosi membri della commissione, infatti, l’ISP non attuerà pientamente le nuove politiche prima della fine del 2008, con un conseguente danno per i suoi utenti. «Mentre potrebbe occorrere molto tempo per sviluppare una nuova tecnica per la gestione preferenziale del traffico [sulle reti p2p, ndr], non è per nulla chiaro perché Comcast non possa già interrompere il blocco del tutto arbitrario delle connessioni broadband che utilizzano particolari applicativi» ha dichiarato Kevin Martin, uno dei membri della FCC, ripromettendosi poi di vigilare sul comportamento di Comcast nel corso dei prossimi mesi.

Secondo numerosi esperti di “Net Neutrality”, le politiche adottate finora dall’ISP statunitense sarebbero altamente lesive nei confronti dei suoi clienti, che pagherebbero un servizio limitato arbitrariamente per ragioni commerciali non sempre chiare e cristalline. Per Comcast, invece, l’accordo raggiunto con BitTorrent Inc. consentirà l’implementazione di un sistema finalmente aperto e trasparente, lontano dalle numerose illazioni circolate negli ultimi anni sui sistemi di limitazione di banda operati dalla società nei confronti dei singoli utenti. La concorrenza sempre più serrata di Verizon Communications, che riconosce il legittimo utilizzo delle reti di file sharing, potrebbe costituire un ulteriore incentivo per Comcast per trasformare le tante promesse formulate in atti concreti.

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