Microsoft sta per lanciare un nuovo Live Search. E questa è cosa buona. Per convincerci ad abbandonare in massa Google, basterebbe proporre un motore migliore o quantomeno paritario. Invece Microsoft ha pensato di fare una serie di video “virali” (che poi virali dovrebbe essere una conseguenza postuma, non un’etichetta preventiva).
La sensazione è che questo non sia un errore, ma un grosso errore. Il danno è minimo, ma il vantaggio è nullo. Quanto è costato produrre questi video? 1500 dollari? Bene, allora sono 1500 dollari sottratti alla ricerca. Un mese di stipendio di un giovane ricercatore che nella sua mente nasconde un’idea geniale.
Ps. Nel momento in cui Google offre le proprie iGoogle a designer e stilisti, le sensazioni sono più o meno simili. Quando ci si concentra tanto sulla forma, sorge spontaneo il sospetto per cui sulla sostanza non ci sia più troppo da dire prima della prossima rivoluzione che sicuramente prima o poi arriverà. Non si sa da dove né da chi.