Un milione di messaggi anonimi degli utenti americani di Facebook e l’analisi di Palo Alto per scoprire le tendenze delle generazioni del social network: rabbia, ansie, passioni. Tutte assieme rispondono alla domanda: “Cos’è che fa diventare popolari su Facebook?”.
Subito una dritta: lasciate perdere certi vezzi emo, scacciano anche i meglio intenzionati. Le analisi del Team Data di Facebook hanno rivelato che tra le tendenze crescenti nei messaggi ci sono un linguaggio più arrabbiato nei giovani oppure, con il salire dell’età, messaggi in cui compare spesso il termine “you”, ovvero utenti che generalmente hanno più amici e parlano di musica, sport, quasi mai di famiglia e men che mai di sé stessi.
Gli atteggiamenti emotivi e i verbi al passato hanno correlazioni negative più si sale con l’età e viceversa. Siete giovani e arrabbiati? Diventerete popolari su big F. Siete maturi? Parlateci del vostro mondo. Se il vostro stato sarà positivo, avrete più “Mi Piace”, se lo stato sarà negativo, fioriranno i commenti.
L’analisi, intitolata “What’s you mind?”, approfondisce molti altri aspetti di questa costellazione di parole, divise in 68 categorie. Ma i principi sono abbastanza semplici:
- Verbi al presente: IN;
- Verbi al passato: OUT;
- Pronome seconda persona: IN;
- Pronome prima persona: OUT;
- Problemi famigliari e sul lavoro: OUT;
- Emozioni positive, religione, società: IN;
- Stati aggiornati e più lunghi: IN;
- Stati poco aggiornati e brevi: OUT;
- Giovani arrabbiati: IN;
- Adulti positivi: IN.
Ecco dunque le tendenze di analisi linguistica di Facebook, che nulla a che vedere con le solite ricerche di marketing. Qui non si scruta nel nostro portafogli, ma nella nostra anima.
Siete curiosi, per esempio, di scoprire il “FIL”, il tasso di Felicità Interna Lorda in Italia attraverso i messaggi su Facebook? Questa è la pagina per voi.