Il nuovo Codice della Strada, entrato in vigore dopo un lungo iter di discussioni, porta con sé importanti innovazioni per la sicurezza stradale. Tra le principali novità spicca l’introduzione dell’alcolock, un dispositivo che blocca l’avvio del veicolo se il conducente supera i limiti di alcol nel sangue. Nonostante il consenso ottenuto in alcuni settori, il dibattito pubblico resta acceso.
Sanzioni più severe per chi infrange le regole
Con questa riforma, fortemente sostenuta dal ministro Matteo Salvini, il Governo adotta una politica di tolleranza zero verso l’abuso di alcol e droghe alla guida. Le nuove misure prevedono test antidroga salivari direttamente su strada, senza ulteriori accertamenti. I trasgressori rischiano multe salate, comprese tra 1.500 e 6.000 euro, pene detentive fino a un anno, sospensione della patente per uno o due anni e confisca immediata del veicolo. Per i recidivi, la revoca della patente diventa automatica entro due anni, mentre le sanzioni raddoppiano in caso di incidente, con pene che possono arrivare fino a 18 anni per omicidio stradale.
Alcolock: prevenzione al centro della strategia
Tra le innovazioni più significative del codice della strada, spicca l’alcolock, pensato per i conducenti recidivi. Questo strumento, già adottato in altri Paesi europei, rappresenta un approccio preventivo per ridurre i rischi di guida in stato di ebbrezza. Sebbene i limiti alcolemici rimangano invariati, l’obiettivo è diminuire gli episodi di violazione. Secondo il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i dati provenienti dall’estero confermano l’efficacia di questa misura nel migliorare la sicurezza stradale.
Funzionamento dell’Alcolock
L’alcolock è un dispositivo progettato per prevenire la guida in stato di ebbrezza, funzionando come un etilometro integrato nel veicolo. Ecco come funziona:
- Installazione e Collegamento: L’alcolock è installato all’interno dell’abitacolo del veicolo e collegato direttamente al sistema di accensione del motore. Questo significa che il dispositivo può controllare l’avvio del veicolo in base ai risultati del test alcolico.
- Test Alcolico: Prima di avviare il motore, il conducente deve soffiare in un apposito beccuccio del dispositivo. L’alcolock analizza l’aria espirata per determinare il tasso alcolemico presente nel sangue del guidatore.
- Impedimento all’Avviamento: Se il tasso alcolemico rilevato è superiore al limite impostato (spesso 0 g/l per i recidivi), il dispositivo impedisce l’accensione del motore. Il veicolo non potrà quindi essere avviato fino a quando non verrà effettuato un nuovo test che risulti negativo.
- Tarature e Manutenzione: È fondamentale che l’alcolock sia sottoposto a tarature e manutenzioni regolari per garantire la sua affidabilità e precisione. Ci sono stati casi di falsi positivi, ad esempio a causa dell’assunzione di farmaci, che evidenziano la necessità di una corretta calibrazione.
Reazioni contrastanti tra i cittadini
L’introduzione dell’alcolock ha diviso l’opinione pubblica. Molti lo vedono come un deterrente utile per scoraggiare comportamenti pericolosi, ma emergono dubbi sulla disponibilità di risorse per un’applicazione uniforme, specialmente nelle aree meno servite. Alcune associazioni, come quelle dei consumatori di cannabis per uso medico, hanno espresso preoccupazioni sulla rigidità delle nuove regole.
Le principali critiche mosse contro l’alcolock riguardano diversi aspetti legati alla sua applicazione e alle conseguenze delle nuove normative.
Impatto sui Pazienti con Cannabis Terapeutica: le associazioni che rappresentano i pazienti in cura con cannabis terapeutica hanno espresso preoccupazioni riguardo all’assenza di deroghe per chi utilizza questi medicinali. Poiché il THC può rimanere nel sistema anche dopo giorni dall’assunzione, i pazienti potrebbero essere penalizzati per il consumo di sostanze legali e prescritte.
Falsi Positivi: Ci sono segnalazioni di casi in cui l’alcolock ha prodotto falsi positivi, impedendo l’avviamento del veicolo a persone che avevano assunto farmaci non riconosciuti dal dispositivo. Questo solleva dubbi sull’affidabilità del sistema e sulla necessità di manutenzione e tarature frequenti.
Uniformità dei Controlli: I detrattori mettono in discussione l’uniformità dei controlli su tutto il territorio nazionale, temendo che le aree con meno risorse non possano garantire un’applicazione equa delle nuove regole. Ciò potrebbe portare a situazioni in cui i conducenti in zone meno servite siano meno controllati rispetto a quelli in aree più attrezzate.
Sanzioni Severe per Recidivi: Le sanzioni previste per chi viene colto alla guida in stato di ebbrezza sono state criticate come eccessive. In particolare, si sottolinea che l’obbligo di installare l’alcolock a proprie spese (circa 1.500 euro) rappresenta un onere significativo per i recidivi, senza considerare la possibilità di errori o malfunzionamenti del dispositivo.
Critiche Generali sulle Politiche di Tolleranza Zero: L’approccio di “tolleranza zero” ha suscitato polemiche, con critiche che lo definiscono come una forma di persecuzione piuttosto che una strategia preventiva efficace. Alcuni sostengono che tale rigidità possa non affrontare adeguatamente le cause profonde della guida in stato di ebbrezza.
Queste critiche evidenziano la complessità della questione e la necessità di un bilanciamento tra la sicurezza stradale e i diritti dei cittadini, specialmente per coloro che utilizzano sostanze per motivi terapeutici o che possono essere ingiustamente penalizzati da misure rigide.