Se abitate in una villa, per quanto possiate tenere alto il volume del vostro impianto home cinema, non avrete problemi e sicuramente non potrete disturbare i vicini, ma dovete ammetterlo: siete dei privilegiati. La maggior parte delle persone vive a contatto diretto con gli altri e deve quindi tenere conto delle loro esigenze e necessità.
Quando ci si appresta a realizzare un sistema d’insonorizzazione bisognerebbe prima individuare il valore in decibebel di suono che si vuole evitare che fuoriescano dalla stanza. L’SRI (Sound Reduction Index), conosciuto negli Stati Uniti anche come STC (Sound Trasmission Class), indica proprio la quantità di riduzione sonora che si ottiene dopo uno di questi interventi acustici.
Molti produttori di materiale per la riduzione acustica, evidenziano il valore SRI dei loro prodotti determinandone così l’efficacia. Altrettanto spesso, leggendo le specifiche di un apparecchio elettronico, dovreste individuare il rumore in decibel che esso produce, che si tratti di un amplificatore home cinema o una lavatrice.
A questo punto è bene fare qualche esempio per capire quale sia l’intensità effettiva di rumore che produciamo quando ascoltiamo la colonna sonora di un film riprodotta da un amplificatore multicanale. Abbiamo anche aggiunto qualche parametro per i suoni più elevati, fortunatamente non riproducibili con un normale amplificatore casalingo.
- 10-20 dB – Molto silenzioso (assenza quasi totale di rumore);
- 30-40 dB – Abbastanza silenzioso (sequenza tranquilla);
- 50-60 dB – Normale (conversazione);
- 70-90 dB (Forte (inseguimenti di auto); ;
- 100 dB) Molto forte (amplificatore al massimo volume);
- 110-120 dB (Quasi insopportabile (motori degli aerei);
- 140 dB) Soglia del dolore (esplosioni).
Per fare in modo che i suoni non disturbino i nostri vicini, è necessario limitare le emissione audio su un livello intorno ai 40 dB. Perciò se le prestazioni dell’amplificatore si attestano su 100 dB (valore comunque molto elevato che può essere raggiunto solo da un buon amplificatore top di gamma), si deve cercare di realizzare un’insonorizzazione con un tasso SRI di 60 (100 dB – 60 = 40 dB).
Ovviamente non stiamo parlando di una scienza esatta, ma tenere conto di questi parametri può risultare di grande aiuto nella scelta del tipo d’insonorizzazione da utilizzare.
È inoltre bene ricordare che, se il sistema opera costantemente tra i 100 e i 140 dB, non è tanto il vicino che debba preoccuparsi, ma piuttosto noi stessi perché siamo su valori che possono avere conseguenze sulla funzionalità stessa del nostro apparato uditivo. Un esempio? Un iPod al massimo del volume raggiunge i 115 dB.