In un impianto audio multicanale il subwoofer è il componente deputato alla riproduzione dei suoni più bassi, è il “.1” di sigle tipo 5.1 o 7.1. I subwoofer sono diventati, per così dire, di moda con l’avvento degli impianti home cinema domestici e permettono di dare alle colonne sonore dei film (ma non solo) l’impatto e la potenza audio prima riscontrabile solo in sale cinematografiche.
Potremmo quasi definirli come dei “mostri dormienti”. Potrebbero non farsi sentire per gran parte del tempo per poi esplodere con estrema veemenza nel momento più dinamico e coinvolgente della scena. Prima di parlare dell’installazione di un subwoofer cerchiamo di capire come funzionano.
Abbiamo detto come il subwoofer abbia il preciso compito di controllare la riproduzione dei suoni bassi. In teoria sono capaci di ciò anche tutti gli altri diffusori dell’impianto. Per poter però riprodurre dei bassi realistici, dovrebbero spostare, tramite la vibrazione del tessuto dei coni, un elevato volume d’aria. Ciò porterebbe però letteralmente alla distruzione dei coni stessi. Per questo motivo dispongono di un filtro che limita la loro capacità di riprodurre suoni bassi.
Alla riproduzione di questi elementi estremi di suono sono quindi deputati i subwoofer i quali, grazie ad una diversa ingegnerizzazione, sono in grado di emettere questo tipo di onde sonore senza incorrere in autodevastanti vibrazioni.
Molti subwoofer, soprattutto se di qualità, dispongono del controllo della fase. Questa permette di far emettere suoni al subwoofer in sintonia (0°) o fuori sintonia (180°) con gli altri diffusori. Anticipiamo qui che è molto difficile dare delle regole certe che possano definire quale sia a priori la regolazione ideale. Per ottenerla si debbono effettuare delle prove e verificare, nella pratica, quale sia la situazione acustica delle propria sala.
Quasi tutti i subwoofer sono inoltre dotati di un controllo crossover. Questo agisce su di un filtro il quale, a seconda della sua regolazione, determina il livello sonoro (in Hz) a cui debba cominciare a intervenire il subwoofer stesso e definito come punto di crossover. Prima di quel livello tutta la riproduzione del suono, anche delle tonalità basse, è deputata agli altri diffusori dell’impianto audio.
I produttori di subwoofer generalmente consigliano un certo punto di crossover. Tendenzialmente, più grandi e potenti sono i diffusori principali, minore deve essere il punto di crossover. Se si dispone di diffusori piuttosto piccoli, l’intera riproduzione delle sonorità basse deve per forza di cose essere deputata al subwoofer.
Chiudiamo questa primo post sul subwoofer con una considerazione di carattere generale. Quasi sempre si tende ad esagerare con la potenza del subwoofer. Questo perché un’esplosione che faccia letteralmente vibrare le pareti è qualcosa che spesso si fa ascoltare con orgoglio ad amici e conoscenti.
I bassi non dovrebbero però mai prevaricare il fronte sonoro, altrimenti si perderà la limpidezza e la purezza del suono stesso in molte delle sue fasi. Eseguite quindi delle prove e cercate più di apprezzare il realismo e l’armonia di una colonna sonora più che la sola potenza durante le scene d’azione.
Infine, i suoni bassi sono quelli che si propagano con maggiore facilita quindi, più sono potenti, più disturberete i vostri vicini.