Ogni utente, con una piccola applicazione, può installare un contatore per Facebook e scoprire da sé quanto tempo vi trascorre. Ci si chiede spesso quanto tempo si trascorre su questo oppure un altro social network. Perché se è vero che il grande trasloco in atto sulla connettività mobile rende superflua questa misura, perché in un certo senso nella Rete non entriamo più ma ci siamo e basta, è anche vero che la modalità desktop resta la più diffusa e l’unica che produce statistiche affidabili.
TimeRabbit è una piccola applicazione per windows che funziona su IE, Fireofx e Chrome, e permette di misurare secondo per secondo la presenza su Facebook prendendo in considerazione l’attività vera. Non appena si esce dal sito il contatore si ferma e se il mouse non si muove per 30 secondi il contatore si stoppa anche quando il sito è aperto.
Questa sensibilità differenzia TimeRabbit dai plug-in legati al browser e non al desktop. Inoltre, permette di visionare delle statistiche sui numeri quotidiani e settimanali. Le statistiche potrebbero essere utili, ad esempio, ai genitori che vogliano negoziare coi figli la quantità di tempo sul social network rispetto a qualche tipo di impegno (o punizione), ma soddisfa anche la curiosità di molti che non sarebbero in grado di rispondere alla semplice domanda su quanto tempo passano a commentare, postare, seguire l’attività di altri amici sul social di Menlo Park.
L’applicazione crea un contatore stand-alone, che resta come icona nella barra del sistema operativo e indica in diretta il tempo trascorso, visualizza le statistiche e ha un setting per far ripartire il contatore o stabilire il momento esatto in cui deve cominciare a misurare, programmandolo anche per il futuro.
L’utente medio americano passa sette ore ogni mese su Facebook, quello italiano poco meno. Anche se da qualche tempo si sta levando l’allarme per Mark Zuckerberg sulla perdita di fascino del social nei giovanissimi, resta comunque il social network con più tempo medio per utente. Tanto che Kuba Udymowski-Grecki, proprietario di TimeRabbit, promuove il contatore anche come strumento utile a combattere la dipendenza da Facebook in coloro che ne soffrono.