Abbiamo lavorato duro per mesi, scritto contenuti, stiamo ricevendo dei gran bei backlink spontanei e come è giusto che sia, il nostro sito sale nelle parti alte delle SERP. Siamo a posto? Assolutamente no, a parte il fatto che per rimanere lì bisogna comunque continuare a lavorare di contenuti e aggiornamenti e continuare a far crescere il sito, dobbiamo pure tener conto del fatto che i nostri concorrenti potrebbero non rimanere fermi a guardare.
Nella migliore delle ipotesi si daranno da fare per migliorare la loro posizione con tecniche “lecite”, potrebbe però pure accadere che cedano alla tentazione di usare metodi non proprio “etici”.
Vediamo da cosa dobbiamo cercare di difenderci e, nel caso, quali possono essere le misure da adottare per limitare i danni. Cerchiamo adesso con alcuni ragionamenti di capire dove e come un nostro concorrente potrebbe intervenire per far cadere il nostro sito in disgrazia.
Tutti sappiamo che i link in entrata sono importantissimi, ma tutti sappiamo anche che oramai non tutti i link sono uguali, i motori considerano molto poco e a volte negativamente i link che provengono da siti spam e dalle cosiddette “Link Farm“, niente di più semplice per un concorrente che abbia del tempo da perdere che mettere link al nostro sito all’interno di queste link farm e far perdere a noi la reputazione di Bravi ragazzi guadagnata con tanta fatica.
Un motore di ricerca se riceve una segnalazione di violazione del copyright dovrebbe rimuovere le pagine per 10 giorni, quindi anche se innocenti, c’è la possibilità che per 10 giorni le pagine stiano fuori dall’indice.
L’ultima, ma non meno importante, azione spregevole è la duplicazione delle pagine e dei contenuti, in questo caso sappiamo che Google prende e mantiene nell’indice solo una delle pagine duplicate, e non è detto che sia quella originale, in genere è quella che si trova sul sito a maggior ranking, certamente in questo caso si possono avviare azioni nei confronti del duplicatore, però è altrettanto certo che i tempi per certe azioni son lunghi e non sempre si riesce ad ottenere giustizia, nel frattempo le nostre belle pagine ed il nostro bel sito riceveranno notevoli danni da questa azione scorretta del nostro concorrente.
Come ci si può difendere?
La risposta non è affatto semplice, si può cercare di comunicare con Google tramite il pannello per webmaster per spiegare la situazione, oppure se individuiamo chi ci sta danneggiando e ne abbiamo le prove avviare una azione legale nei suoi confronti.
La via per essere comunque al sicuro è quella di costruire un sito autorevole con molti buoni link in entrata, in un numero tale che il loro boost non possa essere intaccato da link “cattivi”, e pure raggiungere una reputazione ed un ranking tali che in caso di duplicazione dei contenuti siamo comunque noi ad essere considerati la fonte buona.