C’è un problema che affligge i fotografi digitali e che, se trascurato, potrebbe portare a condizionare pesantemente la qualità di un’immagine anche se catturata tecnicamente in maniere ineccepibile. Stiamo parlando della polvere che si accumula sul sensore.
Il sensore, per funzionare, ha bisogna che della corrente passi al suo interno. Ciò genero un campo magnetico, per quanto piccolo e poco potente. Per questo motivo anche le più ridotte particelle presenti nell’ambiente di lavoro del sensore, vengono attratte da esso.
I granelli di polvere sono sì minuti in dimensioni, ma vanno a coprire percentualmente un zona ampia del sensore. Questa zona non sarà colpita dalla luce al momento dello scatto e dell’apertura del diaframma. Ciò si concretizza in macchie bianche sull’immagine finale.
Del problema sono afflitte soprattutto le reflex perché, la sostituzione delle ottiche, favorisce la penetrazione delle particelle estranee. I produttori di fotocamere sono così corsi ai ripari e ormai quasi tutte le reflex moderne dispongono di sistemi automatici per la pulizia del sensore.
Questo si attiva generalmente ad ogni accensione e funziona tramite delle micro vibrazioni del sensore. A causa di questo movimento la maggior parte delle particelle (ma non tutte) cade in una sorta di contenitore. La procedura, in caso di bisogno, può anche essere avviata manualmente. È bene comunque sapere che tutto ciò consuma energia andando ad incidere notevolmente sull’autonomia della batteria.
Il sistema di cui sopra è sicuramente utile, ma spesso non è sufficiente. Si può allora ricorrere a kit specifici di pulizia. Ad esempio, il Sensor Scope System Kit della Delkin, è formato da uno Stroboscopio, che consente di verificare se sul sensore sia presente della polvere, da un microaspirapolvere e da delle spatoline usa e getta, con relativo detergente, per eliminare le particelle più ostiche e dure.
Il sistema è efficace, ma c’è sempre il rischio di graffiare il sensore, danneggiandolo così in maniera irreparabile. Quindi attenzione e procedete sempre con estrema cautela. Il costo del kit Delkin si aggira intorno ai 130 euro.
La soluzione migliore rimane comunque quella di affidare la nostra amata fotocamera a delle mani davvero esperte. Vi sono laboratori specializzati che si occupano di pulizia del sensore, che sanno come muovere e che, inoltre, sono tenuti a rifondere il danno qualora dovessero danneggiare il sensore. Il costo del servizio potrebbe essere alla lunga impegnativo, ma potrebbe anche valere la pena affrontarlo.